IL CASO

Covid-19, la Germania inserisce l'Alto Adige tra le zone a rischio

Ci sono anche Lombardia, Lazio e Toscana così come quasi tutta l'Austria. L'Unione commercio: "Per noi è motivo di grande preoccupazione"



BOLZANO. Il governo tedesco ha inserito una gran parte dell'Italia, fra le zone a rischio Covid. L'inserimento vale a partire da sabato prossimo. Tra le regioni italiane ci sono anche Lombardia, Lazio e Toscana. Rientra nella lista anche la provincia di Bolzano.

Nell'elenco aggiornato figurano anche Polonia, Svizzera e quasi tutta l'Austria. 

Stando alle regole in vigore, chi rientrerà da questi luoghi dalle ferie autunnali, dovrà fare una quarantena di 14 giorni o sottoporsi a un test per il Covid all'arrivo in Germania.

“Non vorrei pronunciare la parola catastrofe, ma la preoccupazione è sicuramente grande”, questo il primo commento del presidente dell’Unione Philipp Moser circa l’annunciato avvertimento relativo ai viaggi verso l’Alto Adige da parte dell’Istituto Robert Koch.

“Se dovesse protrarsi troppo a lungo la classificazione come zona a rischio, non posso che vedere conseguenze negative soprattutto per il commercio stazionario di beni non alimentari nei centri storici dell’Alto Adige”, afferma Moser.

Si tratta di un settore che lavora moltissimo con gli ospiti che visitano i nostri centri urbani e storici. Il presidente Moser prevede una perdita di fatturato fino al 50 percento.

“Agli occhi dell’opinione pubblica, il settore del turismo è quello che risulta maggiormente colpito dal Covid-19. Meno considerato è invece il commercio al dettaglio stazionario che, come in questo caso specifico, e da molti mesi ormai, lotta con grandi difficoltà, risultando una delle vittime principali di questa crisi. A registrare grandi perdite è soprattutto il settore dell’abbigliamento”, conclude Philipp Moser riassumendo l’attuale situazione.













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