Crisi Svp, nuovo rinvio della riunione a porte chiuse. Achammer: «Serve più tempo per coinvolgere la base»

La clausura fissata per il 17 slitta un'altra volta. Resta «congelata» la ricandidatura di Kompatscher



BOLZANO. E' stata nuovamente rinviata la riunione a porte chiuse della Svp che dovrebbe indicare la via d'uscita dalla crisi interne che da tempo sta scuotendo il partito.

La "Klausur", in un primo momento, era prevista per il 3 dicembre, ma poi è stata rinviata al 17 di questo mese. Nel frattempo il governatore Arno Kompatscher ha sciolto le riserve e ha annunciato la sua candidatura per un terzo mandato.

Le polemiche, anche per quanto riguarda i fondi per la campagna elettorale del 2018, non si sono però placate. A questo punto, ieri sera, 9 dicembre, il segretario Philipp Achammer ha comunicato ai vertici del partito e ai sindaci un nuovo rinvio. “Serve più tempo - scrive - per coinvolgere la base nella ripartenza del partito. Per il momento, non è stata indicata una nuova data”. 

La decisione del nuovo rinvio è maturata durante una riunione dei vertici del partito con il governatore Kompatscher mercoledì sera. "Siamo convinti che, nell'attuale difficile situazione del partito, sia necessario un nuovo inizio, sia in termini di contenuti sia nel modo in cui ci rapportiamo gli uni con gli altri", scrive Achammer ai funzionari e agli eletti della Svp. "Vogliamo discutere insieme di questo nuovo inizio, ma con i tempi necessari e con il coinvolgimento delle sezioni locali e degli altri organi di partito", prosegue.

Achammer sottoporrà lunedì alla direzione una proposta sul da farsi. "Non non è il momento i decisioni affrettate, ma di un chiarimento corretto e rispettoso degli ultimi fatti interni e di una discussione dettagliata sui passi programmatici necessari", prosegue il segretario, concludendo che per questo motivo è stato concordato che la riunione il 17 dicembre sarebbe prematura.













Altre notizie

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: a Trento la Vergine in processione

Per la prima volta dallo scoppio delle ostilità, in Austria si parla di guerra contro l’Italia. A Trento si prega, la Vergine dei Dolori viene portata in processione lungo le vie della città, mentre continuano ad arrivare le liste dei caduti al fronte. E le testimonianze, terribili.

Attualità