SETTIMANA SANTA

Domenica delle Palme a porte chiuse nel Duomo di Bolzano

Il vescovo: "Lasciamo  entrare Gesù nei nostri ospedali, nelle nostre case di riposo, in tutti i luoghi dove le persone stanno soffrendo a causa del coronavirus"



Bolzano. La Domenica delle Palme, che apre la Settimana Santa culminante nella Pasqua, è stata celebrata dal vescovo Ivo Muser oggi (5 aprile) a porte chiuse nel duomo di Bolzano. Nel giorno in cui Gesù fa il suo ingresso a Gerusalemme, il vescovo ha invitato tutti “a lasciarlo entrare nei nostri ospedali, nelle nostre case di riposo, in tutti i luoghi dove le persone stanno soffrendo a causa del coronavirus. Oggi Gesù fa il suo ingresso là dove persone aiutano altre persone.“

In questo giorno la Chiesa ricorda l'ingresso di Gesù a Gerusalemme, osannato dalla folla che lo saluta agitando rami di palma. Per questo oggi (5 aprile) la liturgia della Domenica delle Palme è iniziata, sempre all’interno del duomo, al portale principale, dove il vescovo ha benedetto i ramoscelli di ulivo. Partendo dall’immagine di Gesù che entra a Gerusalemme, il vescovo ha fatto riferimento a questo tempo difficile e ha invitato i fedeli “a lasciarlo entrare nei nostri ospedali, nelle nostre case di riposo, in tutti i luoghi dove le persone stanno soffrendo proprio a causa della pandemia da coronavirus.“

Oggi Gesù fa il suo ingresso, ha aggiunto monsignor Muser, “là dove persone aiutano altre persone, sul piano umano, spirituale, medico, con parole, segni e gesti di speranza. Le nostre case e le nostre relazioni sono la città santa di Gerusalemme, proprio in quest’anno nel quale dobbiamo celebrare la Settimana Santa in modo completamente diverso da come avremmo desiderato.“

Il vescovo ha pertanto esortato tutti ad accogliere il Figlio “in mezzo a noi, dentro la dolorosa e inedita esperienza di questa sfida globale“ e ha concluso con un invito alla speranza e alla fiducia: “Camminiamo con Gesù lungo questa settimana speciale: attraverso la croce fino alla risurrezione. Attraverso il tradimento, il rifiuto, la crudeltà, la morte e la tomba per giungere all’alba della Pasqua.













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