BOLZANO. Il ritorno in Italia di Heinrich Oberleiter, l’ex terrorista protagonista della stagione di violenze in Alto Adige tra il 1966 e il 1967, diventa un caso. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha concesso la grazia lo scorso dicembre di fronte al ravvedimento manifestato e al ripudio della violenza. 

Ma il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì va all'attacco e esprime “sdegno” di fronte alla “volgare celebrazione del ritorno in Italia, dopo lunga dorata latitanza all'estero di Heinrich Oberleiter, uno dei cosiddetti "bravi ragazzi della valle Aurina", già condannato all'ergastolo, che si terrà domani, venerdì 29 luglio alle 10.30 a Campo Tures". Urzì sottolinea il "sapore amaro, quasi macabro, della festa per un terrorista, anche se graziato dal Presidente Mattarella". "Ma ciò che sorprende di più è il contorno di autorità presenti che stende un'ombra sulla classe dirigente della Volkspartei ed il suo ammiccamento verso personaggi implicati in atti gravissimi di terrorismo secessionista: Karl Zeller e Martha Stocker, già deputato e senatore per lunghi anni il primo, potente assessore provinciale la seconda", fa sapere Urzì.

"La Volkspartei, che vorrebbe dare patenti agli altri e impudentemente si permette di giudicare la democraticità di Fratelli d'Italia, organizza o partecipa perlomeno attraverso suoi alti esponenti a festicciole in onore di criminali che hanno potuto rientrare in Italia solo grazie alla clemenza della più alta carica della Repubblica italiana, il Capo dello Stato. Il programma - prosegue Urzì - prevede un contorno celebrativo con l'invito esteso a tutti gli amici di Oberleiter quasi che ci fosse qualcosa di celebrare attorno all'immagine e alla figura di un terrorista che dovrebbe vivere il momento della grazia con senso di esclusiva riconoscenza verso l'Italia e in intimità".