crisi idrica

Fiumi, boschi, tariffe. Gli ambientalisti: «In Alto Adige l’acqua non è più scontata»

La Federazione presenta un pacchetto di proposte: «Basta canali di scolo in fondo alle valli. Rendere noti i consumi delle varie categorie» (foto Agenzia provinciale per l’ambiente/A.Veneri)

BOLLETTE. Costi sempre più alti, a Bolzano +26%



BOLZANO. "L'estate 2022 e i primi mesi del 2023 dimostrano con chiarezza che anche in Alto Adige l'acqua non è più una questione scontata". Lo afferma la Federazione ambientalisti che, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua di domani (22 marzo), presenta tre proposte "per far sì che l'Alto Adige continui a essere un serbatoio d'acqua".

Osservando che "l'acqua scorre più velocemente negli argini stretti dei fiumi canalizzati", la Federazione chiede innanzitutto, spiega il presidente Josef Oberhofer, "lo smantellamento dei canali di scolo in fondo alle valli, una rinaturalizzazione su larga scala e che l'allargamento dei fiumi sia incluso nella costruzione di nuove infrastrutture, come la linea ferroviaria parzialmente nuova tra Merano e Bolzano".

Così come gli impianti di innevamento hanno l'obbligo di dimostrare da dove proviene l'acqua necessaria per innevare artificialmente le piste entro un breve periodo di tempo, aggiunge la direttrice Madeleine Rohrer, "riteniamo necessario che la stessa prova venga fornita obbligatoriamente anche per tutte le conversioni delle foreste in verde agricolo, così come per tutti i progetti ad alta intensità idrica per strutture turistiche e industriali. Se non c'è abbastanza acqua, il progetto non può essere approvato".

Infine, affermano Oberhofer e Rohrer, "l'acqua, in quanto bene pubblico e scarso, deve avere un prezzo che sia socialmente giusto e che rifletta i costi per l'ambiente". "Ciò significa - conclude la Federazione – che gli investimenti per i serbatoi di stoccaggio idrico non dovrebbero essere finanziati attraverso contributi pubblici, dato che i profitti derivanti dall'utilizzo dell'acqua stoccata vengono poi privatizzati. Anche l'ordinanza che regola la tariffa dell'acqua potabile dovrebbe essere rivista con l'obiettivo di riflettere il vero costo dell'acqua ed i consumi di tutte le categorie dovrebbero essere resi noti". 













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