LA RICHIESTA

Gli artigiani dell'Alto Adige: "Non date multe il primo giorno di ordinanza"

Appello di Cna-Shv a Provincia, Comuni e forze dell'ordine. Il presidente Corrarati: "E' mancato il confronto e il provvedimento non cita chi ha bottega o salone, simili a un negozio come parrucchieri, gommisti e lavanderie"



BOLZANO. Cna-Shv Unione Artigiani chiede «con forza alla Provincia, ai Comuni ed alle forze dell'ordine che oggi, sabato 31 ottobre, primo giorno di applicazione dell'ordinanza provinciale 50 firmata ieri, 30 ottobre, non venga elevata alcuna sanzione agli operatori economici, in particolare artigiani di servizio, della cura della persona e gastronomie, che, a causa della tardiva emanazione della stessa ordinanza e senza alcun confronto preventivo con le associazioni di categoria, stanno agendo in assoluta buona fede sulla base di interpretazioni della norma».

In una nota il presidente Claudio Corrarati ricorda che il provvedimento «non cita in alcun modo tutti quegli artigiani che hanno bottega o salone, simili a un negozio. Pensiamo a parrucchieri, estetisti, nails, artigiani artistici, meccatronici, gommisti, riparatori di biciclette, lavanderie, sarti, calzolai. Avevamo sollevato il quesito già mercoledì 29 e giovedì 30, ma la Provincia, avendo tralasciato il confronto con le categorie, ha creato un vuoto normativo che è possibile colmare solo con l'interpretazione. Abbiamo chiesto un'interpretazione autentica al presidente della Provincia, il quale ci ha chiarito che la ratio della norma è non avere gente in strada dopo le 18 per evitare assembramenti».













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