Hans Nothdurfter, una vita per i beni culturali altoatesini
Da Castel Tirolo a San Procolo, da Chiusa a Castelrotto, le ricerche del professore scomparso lo scorso luglio hanno segnato la cultura del territorio. Il ricordo della Provincia
LA CERIMONIA – Hans Nothdurfter nominato cittadino onorario di Chiusa
BOLZANO. «Il dottor Hans Nothdurfter ha contribuito in modo determinante, con il suo impegno pluridecennale, a plasmare il paesaggio culturale dell'Alto Adige e gli dobbiamo importanti conoscenze sui nostri beni culturali. Il suo impegno instancabile e il suo entusiasmo hanno lasciato il segno in pubblicazioni molto note. Ha dato ai tempi passati e ai valori del piccolo mondo un posto nel grande mondo». È con queste parole che L’assessora provinciale ai Beni culturali ha reso omaggio alla memoria di Hans Nothdurfter, illustre studioso della Preistoria e Storico delle origini, spentosi a Vipiteno lo scorso 21 luglio.
«Con la sua sua scomparsa – ricorda – è venuto a mancare un personaggio di grandissimo valore nel campo della cultura, un uomo che ha dedicato tutte le sue forze e il suo lavoro ai beni culturali della provincia».
Il meticoloso ricercatore, conservatore e divulgatore è stato in grado di ispirare molte persone con le sue pubblicazioni nei suoi diversi campi di ricerca, ad esempio su San Procolo a Naturno, sul rogo votivo Rungger Egg del sito archeologico di Gschlier tra Siusi e Castelrotto e sul Monastero di Sabiona. Ha inoltre trasmesso le sue conoscenze ai partecipanti alle visite guidate in modo vivace e appassionato.
Hans Nothdurfter era nato a Innsbruck il 3 gennaio 1940. Dopo aver studiato Preistoria, Storia antica e Storia all'Università Leopold Franzens di Innsbruck, lavorò come assistente di Karl Kromer all'Istituto di Preistoria e Storia antica di Innsbruck, dopo aver conseguito il dottorato nel 1975. Da allora, le sue ricerche si concentrarono ripetutamente sulla collina del Monastero di Sabiona. Per i suoi servizi alla ricerca, Hans Nothdurfter venne insignito della cittadinanza onoraria della città di Chiusa nel 2016, nella chiesa di Nostra Signora di Sabiona.
Dopo aver portato a termine il primo grande progetto di scavo a Sabiona, nel 1983 lo scienziato entrò a far parte del servizio provinciale e lavorò alla Soprintendenza provinciale ai beni culturali. Lì si occupò di Castel Tirolo, dove doveva essere costruito un percorso museale comprendente un museo archeologico. Altri punti focali della sua ricerca furono i siti dei roghi votivi pre-romani e le chiese paleocristiane e altomedievali.
Hans Nothdurfter è stato uno scienziato impegnato fino in età avanzata. «Durante il nostro ultimo incontro nell’abbazia benedettina di Marienberg, il dottor Hans Nothdurfter parlava ancora di progetti di ricerca e di pianificazione di percorsi di finanziamento, nonostante la sua salute non fosse buona», ricorda la conservatrice provinciale Karin Dalla Torre. Il dottor Hans Nothdurfter lascia un vuoto nella comunità culturale della Provincia.
(Nella foto, l'ex vicario generale Josef Matzneller, il vescovo Josef Gargitter, la badessa Marcellina Pustet e il professor Hans Nothdurfter all'abbazia benedettina di Sabiona nel 1982)