Il racconto

I bolzanini nel fuoco di Los Angeles: «Le nostre case assediate»

Natalia Bonifacci lavora nella moda, era appena tornata in città: «Fuori il cielo è nero. Ho la valigia pronta». Renato Calabria, chirurgo: «Io e i miei figli abbiamo riempito il baule dell’auto e fatto il pieno. Dall’alto i quartieri mi ricordano Pompei»



BOLZANO. «È saltata l'energia elettrica, fuori il cielo è nero per il fumo degli incendi. Mi hanno detto: faccia la valigia e si prepari ad andare. L'ho qui, accanto al letto, pronta». Natalia Bonifacci si è detta: che ci metto? Per adesso i documenti e un po' di biancheria. E il resto? «Non posso portarmi via la casa. Se il fuoco arriva perdo tutto e amen ...». Ai suoi amici, poco lontano, è successo: casa, auto, beni in fumo. Chiusa in casa, evita per ora a se stessa e a suo figlio Leo, 7 anni, di mettersi a respirare un'aria mefitica. È la Los Angeles che brucia, come la Roma dei Cesari.

Duecentomila già sfollati, morti e feriti, le fiamme che prima lambivano il fronte verso il deserto e i canyon sono arrivate al mare, hanno aggredito i quartieri interni, Hollywood e le sue hills, le colline fittamente abitate, distruggendo le ville degli attori ma anche i condomini della gente comune.

«Sembra un film dell'orrore»

Natalia Bonifacci, bolzanina, era qui in Alto Adige, con i suoi genitori, Analucia e Giancarlo, fino a un paio di giorni fa. Tutti riuniti per il compleanno del nipote. Poi il ritorno in California, a Los Angeles, dove lavora da anni nella moda. «Ogni tanto gli incendi arrivano - dice adesso con una voce piena di preoccupazione - ma mai così, mai così tanti e ovunque. È una devastazione, sembra di essere in un film dell'orrore».

«Circondati dalle fiamme»

Renato Calabria, invece, da Los Angeles è appena ripartito. Viene qualche giorno in Italia per lavoro. È un chirurgo estetico tra i più noti, ha introdotto la nuova tecnologia del «lifting verticale», Hollywood con star e starlette va e viene dal suo laboratorio a Bel Air. Bolzanino, liceo al Torricelli, medicina a Padova, genitori che abitavano in centro, dice: «Studio e casa laggiù sono circondati, il fuoco stringe da sud e da nord, invade ora Malibu e Pacific Palisades fino a Beverly Hills. Che abbiamo fatto? Io e i miei figli abbiamo riempito i bauli dell'auto e siamo in attesa, valigie pronte e pieno fatto. Li ho sentiti qualche minuto fa». Conoscenti sono giunti a casa sua l'altra sera. Hanno telefonato: «Possiamo venire a mangiare qualcosa? La casa è a pezzi e i ristoranti tutti chiusi».

Le polemiche

Calabria riferisce poi di polemiche durissime in città: il sindaco è accusato di essersi fatto sorprendere in viaggio in Africa mentre la sua Los Angeles andava a fuoco. Pure Biden, che ha annullato la visita in Italia per recarsi in California, viene indicato come la causa del fatto che gli elicotteri dei soccorsi non si sono potuti alzare per ore a causa dei protocolli presidenziali di sicurezza. La gente invece si arrangia, soprattutto i più ricchi: «Murdoch ha fermato le fiamme usando tecnologie fuoco-repellenti, altri come lui hanno addirittura assoldato squadre di vigili del fuoco privati per proteggersi», rivela Renato Calabria. Ma il fuoco non risparmia né le star, né i miliardari né gli altri. E i problemi si accavallano.

«La signora che mi aiuta qualche ora è nei guai: il supermercato dove lavora - dice ancora Natalia Bonifacci - è distrutto». I problemi sono ovunque. «Una app - prosegue - ci tiene informati sulla situazione, dicono di fare il pieno e di provare ad allontanarsi, ma ho trovato file enormi ai distributori e le highway sono intasate».

La città devastata

Natalia Bonifacci e Renato Calabria ricordano che non piove da settimane, l'aria era secca e il vento che ha iniziato ad alzarsi mai così forte. «In volo - fa sapere Calabria - ho visto la città distrutta, sembrava fosse passato il napalm come in Vietnam. Dall'alto i quartieri oggi mi hanno ricordato Pompei...».Gli ultimi dati parlano di migliaia nei case e edifici distrutti, senza più neanche i muri. La protezione civile, poche ore fa, lo ha definito «il peggior incendio nella storia della California». E ancora il vento non cala. P.CA.













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