I ristoratori a Kompatscher: “Riaprire subito o non ci rialzeremo più”

L’Unione commercio altoatesina critica la giunta: “Inaccettabile aspettare ancora”. E il governatore spinge per tornare in zona gialla



BOLZANO. "La gastronomia rischia di non rialzarsi mai più," così l'Unione commercio turismo servizi Alto Adige sintetizza la situazione del settore della gastronomia in Alto Adige. "Continuano a passare le settimane e gli imprenditori devono restare a guardare le proprie aziende finire in ginocchio e i propri collaboratori rimanere senza lavoro. I numeri dei contagi in Alto Adige sono tornati al livello dello scorso ottobre. La gastronomia è chiusa da fine gennaio e aspetta giorno dopo giorno la possibilità di riaprire", afferma il presidente dell'Unione Philipp Moser.

L'Unione attende ora, da parte della Giunta provinciale, delle soluzioni alternative. "Continuare ad aspettare dando la colpa a Roma non è più accettabile" ribadisce Moser. Il presidente va dritto al punto: "Le aziende in affitto non ce la fanno più. Secondo le nostre rilevazioni, il 20 percento di tali aziende non riaprirà i battenti. E in questa situazione non aiutano neanche i contributi a fondo perduto", conclude il presidente. 

Intanto il governatore Arno Kompatscher proprio oggi ha ribadito la richiesta fatta dalla Provincia al governo di poter applicare le regole della zona gialla e quindi riaprire – a determinate condizioni – le attività di ristorazione. “Abbiamo numeri da zona gialla – ha detto – ma non vogliamo solo riaprire, vogliamo farlo in sicurezza e per questo chiediamo al governo anche un sostegno netto alla nostra strategia di test di screening, come hanno fatto e stanno facendo altri Paesi europei”. 

Intanto nella bozza che le Regioni sottoporranno giovedì al governo nella Conferenza Stato-Regioni si propone di riaprire i ristoranti a pranzo e a cena sfruttando gli spazi all’aperto. 

E in Trentino l’assessore al commercio Roberto Failoni si mantiene cauto: “Riaperture solo all’esterno se la situazione sanitaria lo consentirà”. 













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