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Il ritiro dei ghiacciai mette a rischio gli animali alpini

Tavola rotonda con esperti in Alto Adige: piante per i pascoli a quote sempre più alte, allarme per gli stambecchi



BOLZANO. Il progressivo ritiro dei ghiacciai sta non solo cambiando i paesaggi dell'arco alpino ma determinando anche le alterazioni dei cicli biologici di flora e fauna.

L'allarme è stato lanciato dagli esperti nel corso di una tavola rotonda sul tema del cambiamento climatico organizzata a San Vigilio di Marebbe da Dolomites San Vigilio e Swarovski. Studi recenti - hanno sottolineato gli esperti - hanno evidenziato come la sparizione di ampie porzioni di ghiacciaio abbia fatto risalire in quote più alte piante che servivano per i pascoli animali negli altopiani.

Ma il climate change rileva in più monitoraggi alpini la riduzione, fino alla sparizione, di specie animali. "E' un fenomeno, quello della progressiva diminuzione di alcune specie animali, che diventa sempre più visibile attraverso i monitoraggi annuali di porzioni di territori montani", ha detto Luca Pellicioli, ricercatore zoologico di fauna selvatica. "Con diversi progetti di Citizen Science - ha aggiunto - abbiamo riscontrato assenze sempre più numerose nelle popolazioni di stambecchi alpini ".

La tavola rotonda, realizzata con il patrocinio dell'Ufficio natura della Provincia autonoma di Bolzano in collaborazione con Swarovski Optik, “ufficializza anche il ricevimento della certificazione di sostenibilità di San Vigilio San Martino da parte del Global Sustainable Tourism Council", ha sottolineato il direttore della cooperativa turistica San Vigilio San Martino Carlo Runggaldier.

Una mostra fotografica che resterà aperta fino a domani (19 settembre) nei giardini di Col dies Cialciares di San Vigilio, presenta 20 scatti, in grande formato, del National Geographic Image Collection Contributing Photographer in cui sono illustrati i cambiamenti climatici significativi sul pianeta. 













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