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In Alto Adige la giornata delle Caritas parrocchiali: «da 30 anni al servizio della carità»

Il pomeriggio è stato dedicato ad un “mercatino delle idee e degli strumenti“ per il prossimo quinquennio di servizio. Il 24 ottobre si svolgeranno infatti, nelle parrocchie altoatesine, le elezioni dei nuovi consigli pastorali



BOLZANO. Vivere e promuovere il servizio alla comunità e alla carità. Su questo mandato, che impegna il servizio della Caritas diocesana “Caritas parrocchiali e volontariato“ da 30 anni, hanno riflettuto insieme i volontari delle Caritas parrocchiali e tutti gli interessati durante la giornata delle Caritas parrocchiali, che si è tenuta questa mattina, 25 settembre, all’Accademia Cusanus di Bressanone.

Il direttore della Caritas, Paolo Valente, insieme al direttore dell’ufficio pastorale della Diocesi Reinhard Demetz e a Brigitte Hofmann, responsabile dell’area “Caritas&comunità” della Caritas Diocesana – si legge in una nota – hanno sottolineato il valore della carità nella pastorale e hanno offerto una panoramica sul passato del servizio, per poi aprire lo sguardo sulle prospettive di cambiamento futuro nella pastorale e nelle parrocchie.

Il trentesimo anniversario del servizio ha fornito anche l’occasione per celebrare insieme i 30 anni e più di dedizione dei primi collaboratori delle Caritas parrocchiali e per ringraziarli del loro costante impegno nella carità. I volontari delle Caritas parrocchiali di tutta la Diocesi si dedicano al proprio prossimo.

Con numerosi e diversificati progetti cercano di andare incontro ai bisogni delle persone in difficoltà. Che si tratti di distribuzione di alimenti o vestiario, di visite a persone ammalate o sole, oppure dell’integrazione di profughi o migranti o ancora di progetti per bambini e ragazzi, la persona è sempre al centro dell’attenzione.

L’importante è ascoltare: in questo modo, ognuno può offrire il suo contributo, per quanto piccolo, sempre essenziale. Questo il punto di partenza delle riflessioni di questa mattina. I membri delle Caritas parrocchiali e dei diversi gruppi di lavoro, riuniti su invito del servizio Caritas parrocchiali e volontariato, si sono confrontati su come vivere nei prossimi anni la propria “missione carità”.

Il direttore della Caritas diocesana, Paolo Valente, nella sua introduzione, sottolinea ciò che veramente conta: “Il senso della comunità cristiana consiste nel creare relazioni e costruire reti che si prendano cura del bene delle persone. La Caritas parrocchiale trova in questo la propria missione, chiara e concerta. Essa è chiamata non solo a trovare risposte ai bisogni delle persone, ma anche ad animare la comunità ad attivarsi”.

Il direttore dell’ufficio pastorale Reinhard Demetz pone l’accento sul fatto che molte persone riconoscono alla parrocchia il suo valido contributo alla vita dei paesi e dei quartieri. “La parrocchia è in qualche modo il nodo centrale nel quale convergono i fili della vita: è qui infatti che gli eventi importanti della nostra vita convergono in Dio. Qui si annuncia la buona novella di Gesù, ovvero che la vita è un dono di Dio, che riceviamo per farne dono agli altri. La Caritas parrocchiale rappresenta la vita donata nell’impegno che dedichiamo gli uni agli altri”.

Brigitte Hofmann, responsabile dell’area “Caritas&Comunità”, conduce i partecipanti in un breve viaggio nel passato, procedendo poi a focalizzare insieme l’attenzione sul futuro. Al centro del suo intervento il cuore del mandato della Caritas parrocchiale, che si rivela irrinunciabile nonostante i cambiamenti e le sfide. “Le situazioni che incontriamo e la società sono cambiate molto in questi 30 anni: tutto è diventato più complesso.

Le sfide non mancheranno certamente in futuro, ma se manteniamo il nostro sguardo su quello che resta il nostro compito, ossia l’impegno per il prossimo, l’attenzione al suo bene, la ricerca di vie d’uscita dalla solitudine e dalle difficoltà, se restiamo consapevoli dell’importanza del contributo di ogni singola persona, allora potremo rendere il nostro mondo, il nostro paese, il nostro quartiere ogni giorno un po’ più vivibile per tutti”.

Un momento toccante è stato quello dedicato ai collaboratori con più di 30 anni di servizio nelle Caritas parrocchiali. Con la consegna di un attestato e di un fiore, il servizio Caritas parrocchiali e volontariato ha voluto ringraziare queste volontarie e questi volontari per il loro instancabile impegno.

“Il lavoro dei numerosi collaboratori della Caritas parrocchiale negli anni trascorsi è una testimonianza di dedizione alla comunità e all’umanità: per questo desideriamo ringraziare e continuare il nostro viaggio insieme”: così il direttore Caritas Paolo Valente ha voluto rendere onore a questi volontari. Il

pomeriggio è stato dedicato ad un "mercatino delle idee e degli strumenti“ per il prossimo quinquennio di servizio. Il 24 ottobre si svolgeranno infatti, nelle parrocchie altoatesine, le elezioni dei nuovi consigli pastorali, e le parrocchie definiranno i propri obiettivi e temi di riferimento per i prossimi 5 anni.













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