In Austria stop all’uso dei cellulari a scuola: «Uccidono la concentrazione»
Il governo di Vienna ha varato una delle politiche scolastiche più restrittive d'Europa: dal prossimo 1° maggio smartphone vietati fino alla terza media, anche durante la ricreazione
BOLZANO. L'Austria dichiara guerra all’uso, o meglio all’abuso, dei cellulari da parte dei ragazzi, con una delle politiche scolastiche più restrittive d'Europa in materia di dispositivi digitali.
A partire dal 1° maggio 2025, gli studenti fino alla terza media (14 anni) non potranno utilizzare cellulari, tablet o smartwatch durante l'intera giornata scolastica, inclusi i momenti di pausa e le gite. Il ministro dell'Istruzione, Christoph Wiederkehr, ha motivato il provvedimento citando dati preoccupanti: «Gli effetti negativi dei dispositivi mobili superano quelli della pandemia. Il cellulare è un killer della concentrazione».
Tuttavia, i docenti avranno la possibilità di autorizzare l'uso di tali dispositivi per attività didattiche specifiche, come ricerche o verifiche su fake news. Inoltre, saranno previste finestre temporali dedicate durante le gite per consentire agli studenti di contattare i genitori. Infine, sono state introdotte esenzioni per gli studenti con esigenze particolari. L'obiettivo dichiarato è di favorire le interazioni faccia a faccia tra gli studenti, riducendo le distrazioni digitali.
Anche in Italia, l'uso degli smartphone a scuola è regolamentato da una circolare del Ministero dell'Istruzione del 2024, che ne vieta l'utilizzo per scopi personali, pur lasciando spazio a eccezioni didattiche. Il ministro Valditara ha più volte sottolineato come i dispositivi digitali possano distrarre gli studenti e compromettere l'apprendimento, soprattutto nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.