FIAMME GIALLE

Incassa per 14 anni l'assegno del parente emigrato, denunciata

Indagine Guardia di Finanza nei confronti di una donna meranese



BOLZANO. Grazie a false autocertificazioni ed alla cointestazione del libretto postale sul quale Inps effettuava i bonifici, ha incassato indebitamente, per 14 anni, l'assegno sociale di un parente emigrato in Argentina, il tutto per un importo superiore a 113.000 euro. Per questo una donna meranese è stata denunciata per truffa aggravata dalla Guardia di Finanza, che ha svolto le indagini con il coordinamento della Procura della Repubblica di Bolzano. Alla donna, proprietaria di una residenza di pregio ad Avelengo e di diversi appartamenti a Merano, sono stati inoltre sequestrati quasi 50.000 euro.

L'attività dei finanzieri è stata originata da una segnalazione mirata, dal momento che l'assegno continuava ad essere incassata sebbene sussistessero fondati motivi per dubitare dell'effettiva residenza in Italia del titolare del trattamento, un ultraottantenne formalmente stabilito a Merano. Altra stranezza: dalle banche dati, i finanzieri si sono accorti che l'anziano non veniva visitato dal medico di base da 18 anni, circostanza alquanto inusuale per un ultraottantenne.

Le indagini hanno consentito di far venire alla luce la duplice titolarità del libretto postale su cui veniva bonificato l'importo che veniva regolarmente prelevato, prima personalmente allo sportello e poi tramite carta Atm, da una signora risultata poi essere la moglie del cugino del titolare dell'assegno, emigrato in Argentina dal 2000. Ulteriori approfondimenti hanno, inoltre, fatto emergere la contraffazione delle firme apposte sulle dichiarazioni di possesso dei requisiti che, annualmente, devono essere presentati all'Inps per il mantenimento della misura economica. 













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