Kompatscher: due test nasali alla settimana ai lavoratori. E arriva il no della Cgil
La proposta è stata fatta dalla giunta provinciale altoatesina alle parti sociali per “assicurare la sopravvivenza delle aziende e il mantenimento dei posti di lavoro”
BOLZANO. La Cgil/Agb esprime apprezzamento per la cautela sulle riaperture e il buon avvio della stagione vaccinale, ma non è d'accordo sulla richiesta, comunicata dal presidente Kompascher nell'incontro con le parti sociali, di effettuare i tamponi nasali nelle aziende.
Secondo la Cgil/Agb, attualmente la situazione ha raggiunto un buon equilibrio con l'utilizzo regolare di tamponi rapidi che hanno il collegamento necessario alla prescrizione di malattia. "L'utilizzo dei tamponi nasali, non approvati da Roma, non ha invece il collegamento alla malattia", si legge in una nota della Cgil.
Per il sindacato sarebbe inoltre inaccettabile se i lavoratori eventualmente positivi al tampone nasale in azienda dovessero utilizzare le loro ferie per il periodo tra il prescreening e il tampone utile alla prescrizione di malattia. Come ricorda la segretaria Cristina Masera, sindacati ed imprese finora sono riusciti a trovare accordi sulla sicurezza che hanno funzionato e che hanno consentito di proseguire il lavoro evitando gravi conseguenze. Secondo la Cgil/Agb, non è il momento di rischiare cambiando quello che funziona.
Il sindacato, nel caso in cui ci sia la necessità di utilizzare tamponi di prescreening, come quelli utilizzati nelle scuole e già acquistati, propone che vengano offerti al mondo dell'associazionismo e dello sport e distribuiti gratuitamente in farmacia. Nell'incontro, Kompatscher ha esortato il mondo del lavoro a non rimanere fuori dall'impegno nel prescreening, ma questo, per Masera, sarà possibile solo nella misura in cui i lavoratori positivi abbiano direttamente e senza problemi la prescrizione di malattia. "A nostro parere rimane fondamentale il comportamento prudente di tutti e l'utilizzo delle mascherine più protettive, nonché maggiori controlli", conclude la segretaria in una nota.
Due test pre-diagnostici alla settimana in auto-somministrazione, i test nasali, per far ripartire il prima possibile il mondo dell'economia e del lavoro in Alto Adige. Questa la proposta avanzata dalla Giunta provinciale, rappresentata dal presidente Kompatscher e dagli assessori Widmann, Achammer e Schuler, alle parti sociali. In sostanza, potrebbe essere replicata nelle aziende e nel settore pubblico, la sperimentazione già avviata nelle scuole. "L'obiettivo - ha spiegato Arno Kompatscher durante l'incontro con categorie economiche e sindacati - è assicurare la sopravvivenza delle aziende, che non possono permettersi ulteriori chiusure, e la conservazione dei posti di lavoro.
Serve, però, l'impegno di tutti: eseguendo questi test in maniera regolare, possiamo essere in grado di individuare per tempo i focolai di contagio, mantenere sotto controllo la situazione epidemiologica e convivere ancora per qualche mese con il virus in attesa che venga vaccinata la gran parte della popolazione".