sanità

L’Asl di Bolzano: “Entro fine mese tutti vaccinati gli over 80”

L’Azienda sanitaria bolzanina: attualmente al 40% del totale (33 mila persone) è stata somministrata almeno una dose, vaccinazioni al ritmo di 3-4 mila a settimana. Corretto un errore nel calcolo giornaliero dei positivi



BOLZANO. L’obiettivo è ambizioso. Nell’arco di tre settimane tutti gli «over 80» altoatesini dovrebbero essere vaccinati. Lo afferma il direttore sanitario dell’Asl. «Attualmente il 40 per cento del totale degli over 80 è stato vaccinato almeno con la prima dose. Tra i 7 mila e gli 8 mila quelli che hanno già fatto anche la seconda a cui aggiungerne circa 2.500 tra gli ospiti delle case di riposo», spiega Pierpaolo Bertoli. Le persone sopra gli 80 anni che risiedono in provincia di Bolzano sono 33 mila. «Se riusciamo a tenere il ritmo di 3-4 mila vaccinazioni a settimana, dovremmo concludere con il vaccino per questa fascia d’età entro il mese in corso», ancora il direttore sanitario Asl. Per quanto riguarda i vaccini, finora sono stati somministrati anche alla metà degli insegnanti e si è iniziato con gli appartenenti alle forze dell’ordine e quindi sarà il turno dei cosìddetti «ultrafragili». «Sempre che non cambino le procedure a livello nazionale, comunque noi andiamo avanti seguendo i numeri delle scorte che effettivamente abbiamo», evidenzia Bertoli. A livello nazionale l’Alto Adige è tra i territori che hanno il più alto tasso di somministrazione delle dose di vaccino consegnate (ieri l’87,7%). La media italiana è dell’80%.

Comuni “rossi”, stop test rapidi

Da domani 8 marzo non sarà più obbligatorio il test rapido per entrare ed uscire dai 15 comuni altoatesini che sono classificati come «rossi», ovvero Lagundo, Tubre, Glorenza, Merano, Rifiano, Moso in Passiria, Malles Venosta, Lana, San Martino in Passiria, Caines, San Leonardo in Passiria, Tirolo, Silandro, Parcines e Scena. Prosegue comunque l’attività di testing gratuito organizzato dall’Azienda sanitaria per la popolazione residente nel territorio di questi comuni, alla quale le cittadine e i cittadini sono esortati a prestare la più ampia collaborazione. «La scelta di fare questi test rapidi è stata positiva ed ha permesso di scoprire alcune positività. Da lunedì non saranno più obbligatori, ma chiediamo alla popolazione di quei 15 comuni di seguire tutte le raccomandazioni», sottolinea Pierpaolo Bertoli.

Positivi, errore nel conteggio

Un errore di calcolo - adesso corretto dall’Asl - ha riguardato nelle settimane scorse il conteggio degli attualmente positivi. Errore già corretto a partire dal 4 marzo scorso e che ha fatto salire il numero degli attualmente positivi di 859 unità, dopo che diverse segnalazioni dai singoli comuni indicavano che qualcosa non quadrava. Un errore di calcolo, legato ai nuovi metodi di conteggio dei guariti. Nessuna persona infetta, comunque, è mai è stata dichiarata guarita.













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Valeria Frangipane

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