La montagna che piace, il 70% disposto a contribuire alla tutela delle Dolomiti patrimonio Unesco
La ricerca svolta su 3600 persone in 23 punti di rilievo nell'arco di 4 mesi
BOLZANO. In occasione della giornata internazionale della montagna si è tenuta a Bolzano sono stati presentati i primi risultati provvisori del rilevamento dedicato ai visitatori che la Fondazione Dolomiti Unesco, con la Rete funzionale «Turismo, sviluppo e mobilità», coordinata per tutte le Dolomiti dalla Provincia autonoma di Bolzano, ha commissionato a Eurac Research, in collaborazione con l'Università Ca Foscari di Venezia. Il 70% degli intervistati è potenzialmente disponibile a dare un contributo volontario a favore di progetti volti alla manutenzione del territorio, come il miglioramento dei sentieri, delle vie ferrate e dei rifugi.
«Abbiamo intervistato oltre 3600 persone in 23 punti di rilievo da luglio a ottobre», ha spiegato Andrea Omizzolo, ricercatore di Eurac che sta coordinando il progetto. Dai primi risultati grezzi presentati emerge che il 55% dei turisti pernottano nell'area, il 45% sono visitatori giornalieri. La maggior parte degli intervistati italiani viaggia con la famiglia, mentre circa l'80% - italiani e stranieri - fanno sosta nelle malghe e nei rifugi. A questo studio, condotto principalmente con la tecnica del sondaggio sul campo, sono stati affiancati i dati provenienti dai dispositivi mobili dei turisti raccolti in forma aggregata e anonima grazie al servizio di Vodafone Analytics (big data) in alcune aree pilota del sito Dolomiti Unesco. Una domanda del questionario è dedicata al mezzo con cui il turista/visitatore ha raggiunto le Dolomiti: l'82% ha risposto con l'auto privata. Nella ricerca si sottolinea come il turista, una volta raggiunta la località del soggiorno, prediliga gli spostamenti con mezzi alternativi come bicicletta e bus. Più del 40% degli intervistati prenota direttamente in struttura, mentre il 20% attraverso piattaforme online. In generale si delinea un profilo di turista decisamente soddisfatto della propria esperienza di visita con un punteggio pari a 4.5 su 5. Una valutazione che il team di ricerca analizzerà nel dettaglio entro la primavera 2020, con la pubblicazione dei risultati definitivi da parte della Fondazione Dolomiti Unesco.