il braccio di ferro

La Provincia di Bolzano ricorre alla Consulta contro il garante della privacy

Il governatore Kompatscher: «Abbiamo deciso di resistere contro un provvedimento con cui il garante ha messo in dubbio la nostra competenza specifica, sia legislativa sia amministrativa in varie materie»



BOLZANO.  La Provincia di Bolzano solleverà davanti alla Corte costituzionale un conflitto d'attribuzione nei confronti di decisioni del Garante della privacy. Lo ha annunciato il presidente altoatesino, Arno Kompatscher.

«Abbiamo deciso di resistere contro un provvedimento con cui il garante ha messo in dubbio la nostra competenza specifica, sia legislativa sia amministrativa in varie materie», ha spiegato il presidente della Provincia senza entrare nel merito della decisione del garante che qualche mese fa aveva bocciato il CoronaPass altoatesino. «Noi crediamo che non spetti al garante decidere sulle competenze della Provincia - ha concluso Kompatscher - questo è un giudizio che spetta alla Corte costituzionale».

Il ricorso della Provincia per conflitto di attribuzione innanzi alla Corte Costituzionale contro i provvedimenti con cui nel giugno e nel luglio scorsi l'Autorità per la protezione dei dati personali aveva contestato l'introduzione e le modalità di utilizzo del Corona-Pass in Alto Adige non è in relazione a quanto il Garante ha affermato sul trattamento dei dati personali, ma riguarda la messa in discussione della competenza provinciale "tout court" ad intervenire con misure anti-Covid. Secondo la giunta provinciale, i provvedimenti del Garante sono lesivi delle competenze dell'Alto Adige tutelate dalla Costituzione.

"Non possiamo permettere che in futuro altre autorità minaccino la nostra Autonomia attraverso i loro provvedimenti. Ecco perché abbiamo deciso di resistere in giudizio", ha sottolineato Kompatscher. Si tratta di un ricorso dal valore simbolico, dal momento che il Corona-Pass è stato comunque archiviato nella prassi dal certificato verde europeo. Il valore del ricorso risiede tuttavia nel suo potere di chiarire anche in sede di giustizia amministrativa che la Provincia ha agito in piena legittimità, in forza delle competenze che l'autonomia le conferisce.

La giunta provinciale ha anche preso atto della rinuncia del governo a sollevare innanzi alla Corte costituzionale la questione di legittimità rispetto alla legge di stabilità provinciale per l'anno 2021 ed al bilancio di previsione della Provincia 2021-23, a seguito della rielaborazione di alcuni passaggi che hanno fatto venir meno le motivazioni di impugnazione













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