La tragedia dell’Ortles: recuperati anche i corpi di padre e figlia travolti dalla valanga. Cinque gli escursionisti morti
Ritrovati anche gli ultimi due dispersi. Tra le vittime ci sono tre giovanissimi: Freda aveva 17 anni, Beat e Selina 21. La massa di neve li ha travolti a un centinaio di metri dalla vetta, lungo la via che porta alla cima Vertana
BOLZANO. Cinque morti in Alto Adige dopo una valanga che si è staccata verso le 16 di sabato 1 novembre dalla parete nord di Cima Vertana, a circa 3.200 metri di altitudine.
Sette in tutto gli alpinisti travolti, tra cui un padre e sua figlia, soltanto due si sono salvati.
Le vittime sono Matthias Löhning, bavarese, assieme alla figlia, Freda, 17 anni; Steffen Wiedemann, 58 anni di Buchenberg, suo figlio Beat, 21 anni, e l'amica e coetanea Selina Schlitzer, residente a Lechbruck.
L'incidente si è verificato sul gruppo dell'Ortles, la vetta più alta della regione (3.905 metri), sotto la cima Vertana, lungo una via considerata non particolarmente difficile tecnicamente ma fisicamente impegnativa per la sua lunghezza ed esposizione.
Strage sull'Ortles, cinque morti
Le operazioni di recupero sono state coordinate dalla Stazione del Soccorso alpino di Solda con il supporto delle Stazioni del Soccorso alpino limitrofe, del soccorso alpino della Guardia di finanza, del servizio di elisoccorso e dei vigili del fuoco a valle. Domenica mattina le ricerche, che erano state interrotte sabato sera per le condizioni meteo avverse, sono riprese alle prime luci dell'alba ma le condizioni meteo hanno complicato la situazione. L'ipotesi è che la valanga possa essere stata provocata dalle raffiche di vento oppure da una delle cordate che l'avrebbe "innescata" al suo passaggio, probabilmente quella che si trovava più in alto. Sabato le temperature non erano rigide come la stagione suggerirebbe ma non c'era un rischio valanghe marcato.
Nel settembre 2023 due alpinisti, un romeno di 46 anni residente a Vicenza ed un tedesco di Monaco di 35 anni erano morti mentre scalavano la via normale dell'Ortles perché un appiglio si era staccato dalla roccia facendoli sbilanciare e precipitare per 200 metri. Nell'aprile 2022 due scalatori bavaresi di 36 e 31 anni morirono travolti da una valanga nel tentativo di raggiungere la vetta lungo parete nord. Una tragedia che fece clamore fu quella dei giovani Debora Meneghini, 22 anni di San Floriano di Marostica, e Davide Zanon, 21 anni di Rosà, che si erano conosciuti durante la loro militanza giovanile nel Cai. Erano stati trovati dai soccorritori senza vita dopo una caduta ancora legati assieme dalla corda che li univa durante la scalata.