«A Pineta strade non sicure: strette e senza marciapiedi» 

Il Pd «striglia» la giunta. «Percorrerle a piedi è pericoloso per bambini, mamme e anziani» La replica: «Già realizzati molti interventi, anche in accordo con i rappresentanti dei cittadini»


Bruno Canali


Laives. Con tre interrogazioni (prima firmataria la consigliera Sara Endrizzi), il Partito democratico di Laives ha richiamato l’attenzione del consiglio comunale di Laives sul tema della sicurezza nell’abitato di Pineta.

La prima riguarda le strade della frazione, caratterizzate in massima parte, sottolinea il Pd, da carreggiate strette e senza marciapiedi. “Percorrerle a piedi - si legge nell’interrogazione - si rivela molto pericoloso, soprattutto per bambini, mamme e persone anziane. Sarebbe sufficiente - dice il Pd - apportare piccole migliorie per rendere più sicure e agevoli queste strade”. Fra le proposte avanzate, dossi artificiali, nonno vigile all’ingresso della scuola elementare Collodi e specchi parabolici agli incroci privi di visibilità.

Nella risposta, la giunta afferma che “la sicurezza stradale è un obiettivo importante e molte sono le iniziative poste in essere anche a Pineta e questo anche alla luce di costanti rapporti con scuola e rappresentanti dei genitori, così come con i cittadini. Riteniamo pertanto - continua la risposta - che la sicurezza a Pineta sia di buon livello e non prevediamo l’installazione di altri dossi”. La giunta ricorda l’installazione di due speed check in via Brennero e il senso unico in via Steinmann, come da richiesta dei residenti.

I vetri della scuola dell’infanzia. La seconda interrogazione riguarda la sicurezza della scuola per l’infanzia, dove, dice il Pd, “i vetri delle finestre del piano seminterrato, collocate ad altezza di bambino, in caso di rottura accidentale potrebbero diventare un pericolo per i bambini stessi”. La giunta comunale ricorda che, “fra 2014 e 2016, tutti i corpi vetrati degli edifici scolastici di proprietà comunale che non rispondevano a criteri di infrangibilità, come da normative, sono stati messi in sicurezza mediante applicazione di una pellicola certificata. Il piano seminterrato della materna di Pineta, non rientrando nei locali dove si svolge attività didattica, non è stato sottoposto a intervento e, del resto, è separato con una cancellata dalla zona di utenza della materna. Qualora cambiasse la destinazione d’uso dei locali seminterrati, si procederà con la messa in sicurezza anche dei vetri”.

Problemi di drenaggio. Infine, l’interrogazione sul parco pubblico, sempre a Pineta. Il Pd dice che ci sono ancora problemi col drenaggio dell’acqua piovana. Inoltre, “la siepe lungo il confine con via Brennero non basta a garantire la sicurezza rispetto alla possibilità che qualche bambino esca. In attesa che la siepe cresca - si legge nell’interrogazione - sarebbe da prendere in considerazione l’introduzione di soluzioni supplementari, anche temporanee”.

"Premesso che il parco è stato realizzato dalla Provincia - risponde la giunta - il problema del cattivo drenaggio è stato più volte segnalato, richiedendo interventi a riguardo. Un intervento completo prevederebbe di togliere tutti i giochi presenti e, siccome si interverrà anche nell’altro parco, in zona Toggenburg 1, è opportuno intanto non mettere mano a quello in via Brennero per non privare l’abitato di queste aree”.













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