Il caso

Aeroporto: sì definitivo alla pista lunga

La sentenza del Consiglio di Stato. Il Comune di Laives - che voleva farne un biotopo - dovrà pagare anche 6 mila euro di spese legali. I giudici: modifica strumentale e pretestuosa. Seppi: «Abbiamo fatto di tutto per impedirlo». Gostner: «Lo sapevamo: dal 20 prenotazioni aperte»


Massimiliano Bona


BOLZANO/LAIVES. Il Consiglio di Stato ha scritto la parola fine sull’annosa querelle legata all’allungamento della pista dell’aeroporto Bolzano-Dolomiti. L’imprenditore altoatesino Josef Gostner - che ha già iniziato i lavori nei mesi scorsi - potrà portare infatti la pista dagli attuali 1294 metri a poco più di 1.400 (130 metri in più dell’attuale), il che potrebbe consentire in futuro - in linea teorica - l’atterraggio e il decollo di apparecchi con un maggior numero di passeggeri.

La sentenza.

I giudici ritengono che la modifica al Piano paesaggistico proposta dal Comune di Laives - che voleva farne un biotopo - fosse «manifestamente strumentale e pretestuosa». La creazione di un habitat per varie specie di animali «in una zona ampiamente cementificata con strade consorziali e altre infrastrutture, ubicata a Sud della zona industriale, è priva di valore sotto il profilo naturalistico e dell’ecosistema».

Di più: la delibera comunale del 2018 viene ritenuta «lesiva anche dei principi, di rilievo costituzionale, di buon andamento della pubblica amministrazione e di leale collaborazione tra amministrazioni pubbliche». In sostanza si sostiene che il Comune Laives abbia pensato bene di prevedere un biotopo solo per mettere i bastoni tra le ruote a chi (in base anche alla sentenza del 2015) aveva titolo di ampliare lo scalo. Il Comune di Laives dovrà pertanto pagare anche 6 mila euro di spese legali.

Vicesindaco deluso: «Abbiamo fatto di tutto per impedirlo».

Giovanni Seppi, vicesindaco di Laives, è chiaramente deluso. «Abbiamo fatto veramente di tutto per impedire l’ampliamento dello scalo e penso che i cittadini ce ne diano atto. Adesso dobbiamo rispettare la sentenza. Il timore è che possano arrivare in prospettiva, tra 5 o 10 anni, aerei più grandi. La situazione attuale possiamo accettarla, ma non dobbiamo andare oltre per una questione di inquinamento e qualità della vita, in particolare nella frazione di San Giacomo».

Gostner: «Sentenza annunciata, la posizione di Laives non aveva basi giuridiche. Dal 20 maggio via alla prenotazioni».

L’imprenditore altoatesino Josef Gostner sorride. «La sentenza era ampiamente annunciata. La posizione del Comune di Laives non aveva alcun fondamento dal punto di vista giuridico. I primi voli saranno il 12 giugno per Sardegna, Calabria e Sicilia. Dal 20 maggio si potrà prenotare sul nostro sito».













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