Alimentiamo la solidarietà in soccorso di 40 famiglie 

Distribuzione di alimentari. Sono quasi 200 le persone sostenute dal Gruppo missionario «Purtroppo negli ultimi tempi abbiamo visto volti nuovi, gente messa in ginocchio dalla crisi»


Bruno Canali


Laives. Riaperto da qualche giorno, il punto di distribuzione “Alimentiamo la solidarietà” del Gruppo missionario di Laives è subito tornato riferimento per tante famiglie in difficoltà. «Sono mediamente più di 40, quelle che attualmente sosteniamo – dice Richard Stimpfl, presidente del Gruppo missionario –. Complessivamente parliamo di 195 persone fra adulti e minori. Purtroppo negli ultimi tempi se ne sono aggiunte di nuove, fortunatamente non molte ma pur sempre persone e famiglie che altrimenti non avrebbero nemmeno il minimo per mangiare. Fino a maggio siamo aperti ogni mercoledì dalle 9.30 alle 11.30 e ogni venerdì dalle 15 alle 17. Più avanti potremmo aprire anche il lunedì pomeriggio, dalle 15 alle 17».

“Alimentiamo la solidarietà” ha riaperto dopo qualche settimana di chiusura cautelare per la pandemia, una cautela dettata dal fatto che i volontari impegnati in questo servizio sono per la quasi totalità ultrasessantacinquenni. Appena possibile però il punto di distribuzione dei prodotti alimentari è stato riaperto, anche perché chi vi fa riferimento non gode degli specifici aiuti previsti dal governo per le famiglie e per le persone colpite dalla crisi economica che accompagna la diffusione del coronavirus. Chi si rivolgeva e si rivolge ad “Alimentiamo la solidarietà” deve seguire altri canali per accedere agli aiuti alimentari, così come l’approvvigionamento avviene attraverso altre strade. Per poter accedere al punto di distribuzione alimentare del Gruppo missionario un tempo bisognava passare attraverso il Distretto sociale, che verificava l’effettivo stato di bisogno. Oggi invece bisogna prima di tutto avere la dichiarazione Isee, che fotografa il bisogno dei richiedenti. Anche il servizio, a sua volta, è stato nel tempo appesantito dalla burocrazia: ai tempi in cui il compianto Enzo Guderzo lo aveva avviato, tutta la procedura era molto semplice, mentre adesso occorre tenere una puntuale rendicontazione di tutto quanto si riceve e viene distribuito e questo ha complicato notevolmente l’attività, basata sul volontariato. All’approvvigionamento dei prodotti provvedono il Banco alimentare, che li raccoglie fra negozi e supermercati aderenti a queste iniziative, e l’Agea. Per fare un esempio, durante il 2019 sono stati distribuite dal Gruppo missionario di Laives circa 30 tonnellate di prodotti alimentari, assieme a 1.500 chili di prodotti freschi.

Infine le prospettive future, prima fra tutte una nuova sede. Quella attuale si trova al primo piano della palazzina che ospita anche la Croce Rossa, in piazzetta Falcone e Borsellino. Il Comune sta predisponendo per “Alimentiamo la solidarietà” la casetta accanto al muro di cinta del cimitero Galizia. I lavori di trasformazione erano già stati avviati ma hanno avuto una battuta di arresto per il blocco dei cantieri. A sua volta, il Gruppo missionario è sempre in cerca di volontari che abbiano voglia di impegnarsi nel servizio a favore di chi ha più bisogno.













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