Autobus-Sasa lumaca, «ma la colpa è di Bolzano» 

Il punto sui ritardi. Lunedì da San Giacomo all’Autocity sono stati necessari 40 minuti Zenorini (Cda Sasa): «La colpa non è degli operatori ma del traffico e dei cantieri del capoluogo» 


Bruno Canali


Laives. «Gli autobus, e nello specifico quelli della Sasa, non volano». La considerazione è di Paolo Zenorini, delegato di Laives nel Cda della Sasa, che aggiunge: «Facciamo di tutto per convincere le persone a lasciare la macchina a casa e poi rendiamo talmente insopportabile la situazione del traffico da lasciare disarmati!». Le lamentele degli utenti infatti sono costanti e non solo in questi giorni con l'emergenza bomba che ha stravolto la viabilità bolzanina. Continua infatti Zenorini. «In quest´ultimo periodo, in modo particolare, Sasa sta recuperando il terreno perso negli anni passati, una parte deI bus nuovi sono arrivati e altri ne arriveranno, la qualità del tragitto è migliorata sensibilmente e chi prende l´autobus se ne accorge, ma se Bolzano fa spuntare nuovi cantieri ogni giorno come funghi, i ritardi si accumuleranno sempre e la gente, anche con un autobus di ultima generazione arriverà in ritardo! Si verificano ritardi enormi, sia sulla linea 110 che sulla linea 111. Da settembre Sasa ha aumentato i tempi per permettere di assorbire meglio i ritardi, tutti interventi che però se da una parte hanno migliorato la situazione, dall’altra non la potranno risolvere i problemi». Rivolto quindi agli utenti che ogni giorno, in massa, utilizzano gli autobus fra Laives e Bolzano, Zenorini fa una considerazione: «Bolzano è un cantiere a cielo aperto e con la chiusura di ponte Loreto e la fiera di questa settimana, tutta la zona industriale come via Roma e altre vie è andata in tilt». Quindi qualche esempio concreto di questa situazione caotica. «Dai dati di Sasa - spiega Paolo Zenorini - si vede che lunedì la linea 111 ci ha messo 40 minuti da San Giacomo all´Autocity, è il tempo con cui normalmente si fa la percorrenza da capolinea a capolinea. Anche inserendo autobus in più avremmo così come risultato che starebbero tutti fermi, imbottigliati nel traffico, uno in fila all´altro. Ripeto, gli autobus non volano, va risolto il problema del traffico a Bolzano. Il Comune di Bolzano sembra non capire la situazione, si ha la sensazione che vivano in un’altra città. E i lavori più pesanti nella città capoluogo non sono ancora iniziati. Sono subissato di lamentele, mi dispiace molto per tutti gli utenti che si trovano in questa situazione, ma non ci sto a far ricadere la colpa sui lavoratori di Sasa che giorno dopo giorno fanno i salti mortali per sopperire ai danni provocati da altri. È ora di trovare una soluzione e questa può venire solo da una risoluzione del traffico verso Bolzano». Anche per il delegato comunale di Laives nel Cda della Sasa, non ci si può limitare a dire, come fanno spesso in Comune a Bolzano, che bisogna lasciare la macchina privata a casa e utilizzare i mezzi pubblici, perchè finché la situazione è quella appena descritta da Zenorini, c'è poco da fare: centinaia di pendolari, ogni giorno, opteranno per l’auto invece che per i mezzi pubblici. Solo se questi ultimi diventeranno veramente concorrenziali, i pendolari, finalmente, li utilizzeranno.

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