Campo tenda «Don Bosco» per 150 giovani

Laives. È iniziata con l'arrivo del primo turno composto da 43 giovani nati fra il 2002 e il 2005, la nuova edizione del Campo tenda Don Bosco a passo San Lugano. Questo primo turno rimarrà lassù...



Laives. È iniziata con l'arrivo del primo turno composto da 43 giovani nati fra il 2002 e il 2005, la nuova edizione del Campo tenda Don Bosco a passo San Lugano. Questo primo turno rimarrà lassù fino al 13 luglio, per poi lasciare il posto al secondo turno (53 iscritti) di ragazzi e ragazze nati fra il 2006 e il 2011. Infine, anche un terzo turno, dal 29 luglio al 10 agosto, al quale parteciperanno 54 ragazzi, sempre nella fascia di età del secondo turno. Di volta in volta, i partecipanti passeranno due settimane intense al campo dove - dice Florian Thaler, responsabile del campo e del gruppo di animatori - «sono banditi tablet e smartphone vari, proprio per recuperare una dimensione più umana dello stare in compagnia, condividendo emozioni ed esperienze».

In mezzo a queste attività, ci sarà una “due-giorni” da passare nella zona di Monte San Pietro e Corno Bianco, con pernottamento in malga. A fine mese, nuovamente, per tutti i ragazzi che si sono prenotati, tre giorni da passare, quest'anno, sulla Plose, raggiungendo il rifugio Genova e il Puez, per poi fare ritorno attraverso la val Gardena.

Il Campo tenda è organizzato come lo è sempre stato fin dall'inizio, quando comandante era il mitico Gino Coseri. La "truppa" è divisa in due squadre, aquile e falchi, guidate da capitani e maggiori. Le due squadre competono amichevolmente fra loro in base a quattro punti stabiliti: disciplina, gioco, lavoro e servizio. Quest'anno particolare attenzione è rivolta anche all'ambiente e alla salvaguardia della natura e quindi anche i laboratori utilizzano esclusivamente materiali riciclabili e naturali. La notte si dorme sotto le tende, anche se il campo Don Bosco è dotato di una moderna struttura con cucina, sala da pranzo e servizi. «La giornata tipo - dice Florian Thaler - prevede alla mattina la sistemazione di tende e campo. Quindi colazione e poi giochi fino all'ora di pranzo. Nel pomeriggio, altre proposte che vengono allestite di volta in volta e alla sera poi si tirano le conclusioni e si fanno le riflessioni sulla giornata. C'è anche il fuoco di bivacco, che per ogni turno viene acceso 3 o 4 volte o quando cala la sera e i più piccoli si ritrovano per cantare o per ascoltare racconti». Nonostante abbia tanti decenni alle spalle, il Campo tenda Don Bosco rimane una delle iniziative più apprezzate dai ragazzi, tant'è che ci sono passate generazioni che ne conservano un bel ricordo. B.C.













Altre notizie

ospiti vip

Zidane, settimana di relax nel meranese

Il campione francese è ripartito dall’aeroporto di Bolzano, dove non si è sottratto ad una foto prima di salire su un jet privato (immagine da Instagram / Davide Montemerli)

Attualità