Covid, per ventiquattro coristi tampone positivo dopo le prove 

Il caso. Il contagio dovrebbe essere avvenuto al chiuso, non durante il concerto nella piazzetta del municipio Tutti sono stati sottoposti a test e sono in isolamento. Tre componenti sono in attesa dei risultati, uno è negativo



Laives. Su 28 membri del coro Schola Cantorum, 24 sono risultati positivi al coronavirus dopo che uno di loro, manifestando i sintomi, si è sottoposto a tampone, innescando così la procedura dell’Azienda sanitaria di tracciamento dei contatti e quindi di test sulle persone vicine a chi sia stato contagiato. Altri tre membri del coro stanno aspettando i risultati del test, uno invece è negativo. Tutti i positivi e i casi ancora dubbi sono in quarantena o in isolamento.

Diretto dal maestro Paolo Maccagnan, lo Schola Cantorum è una delle “costole” del coro Monti Pallidi. Ha ripreso l’attività lo scorso mese, dopo i lunghi mesi della sospensione forzata. E proprio per poter continuare a provare e a esibirsi ha seguito con rigore tutte le misure anticontagio previste, dal distanziamento (reso possibile dal trasferimento preventivo al Black Box, nella zona sportiva Galizia) alle precauzioni igieniche, dall’uso delle mascherine alla misurazione della temperatura. Ma gli asintomatici tendenzialmente hanno temperature corporee al di sotto dei 37,5 gradi, e dev’essere stato asintomatico il corista dal quale il virus si è diffuso tra gli altri membri dell’associazione.

Il direttivo è sconcertato. “A seguito dell’attività corale svolta in preparazione al concerto all’aperto tenutosi sabato 10 ottobre – scrive in un comunicato diffuso ieri – la mattina di lunedì 12 un componente del coro è risultato positivo al Covid. Immediatamente e tempestivamente ogni componente si è posto in isolamento fiduciario contattando i rispettivi medici di base per l’avvio delle procedure previste. Purtroppo e nonostante ciò ci sono stati diversi esiti positivi. Ribadiamo di aver sempre seguito scrupolosamente le direttive di sicurezza in merito a distanze, utilizzo delle mascherine e spazi utilizzati, ad esempio chiedendo e ottenendo dal Comune l’utilizzo di strutture più grandi e come rilevato direttamente dal sindaco Christian Bianchi, ospite del concerto di sabato. Siamo molto dispiaciuti dell’accaduto e stiamo cercando di capirne le cause”.

Il concerto si è tenuto nella piazzetta del municipio, davanti a una cinquantina di spettatori tutti a debita distanza l’uno dall’altro. È il fatto di essersi esibiti in un luogo aperto a far sospettare al direttivo che il contagio sia avvenuto in un luogo chiuso, per quanto di dimensioni generose, quindi durante le prove. Anche in occasione del concerto chiaramente erano state adottate le misure di distanziamento fra il pubblico che, va detto, era rimasto ben lontano anche dal coro. Ad ogni modo, appena è stato accertato il primo caso, due giorni dopo il concerto nella piazzetta del municipio, tutti gli altri coristi sono stati contattati dall’Azienda sanitaria e si sono messi in isolamento volontario per non diventare a loro volta veicoli di contagio.

Nel frattempo i casi positivi accertati a Laives ieri erano 62, secondo le tabelle che giorno per giorno ognuno può scaricare dal sito dell’Azienda sanitaria, nella sezione “News”. A Pineta è chiuso l’unico negozio di gastronomia e alimentari: sulla porta d’ingresso un avviso spiega che l’esercizio rimarrà chiuso per qualche giorno. «Lo facciamo per senso civico e per rispetto dei nostri clienti», hanno scritto i titolari. Intanto, per la comunità di Pineta, l’unica alternativa per la spesa rimane il supermercato in via Brennero.













Altre notizie

immagini

Il 25 aprile a Bolzano ha anche il volto dei giovani "resistenti"

Dal corteo alle celebrazioni: ecco le foto. La giornata si è articolata in diversi momenti partendo dal palazzo municipale, quindi in via dei Vanga, a Parco Rosegger - via Marconi, al cimitero civile d'Oltrisarco e cimitero ebraico, in via Volta, via Siemens, passaggio della Memoria (via Resia), con l'intervento delle autorità. Quindi piazza IV Novembre e piazza Adriano (foto DLife)

Attualità