Deiezioni canine, proteste in via Andreas Hofer

Laives. Continuano, da parte di residenti a Laives, le proteste per le deiezioni dei cani lasciate sui marciapiedi e in altri spazi pubblici. In particolare si lamentano coloro che abitano nella...



Laives. Continuano, da parte di residenti a Laives, le proteste per le deiezioni dei cani lasciate sui marciapiedi e in altri spazi pubblici. In particolare si lamentano coloro che abitano nella parte a valle della città, attorno a via Andreas Hofer, arrabbiati per il fatto di dover fare spesso lo “slalom” fra queste deiezioni.

Nessuno, ovviamente, dà la colpa agli animali, ma si punta invece il dito verso i proprietari dei cani, che non raccolgono gli escrementi come dovrebbero. Succede anche lungo la passeggiata “Landgraben” e in questo caso a lamentarsi sono i contadini proprietari delle campagne circostanti, che dicono di trovare talvolta i sacchetti con gli escrementi dei cani appesi su qualche ramo di melo, gettati insomma dove capita, invece che nei cestini per i rifiuti.

C’è poi chi dice di aver visto persone con il cane al seguito, che quando l’animale fa i bisogni, prima si guardano attorno per vedere se c’è qualcuno nei paraggi; se non c’è nessuno, se ne vanno come niente fosse oppure, adesso che c’è la neve, coprono rapidamente la deiezione e vanno via con disinvoltura.

Non è questo ovviamente il comportamento da tenere se si porta a spasso un cane, così come non è corretto lasciare le deiezioni a terra nelle aree espressamente dedicate ai cani, come invece si vede sia a Pineta sia in zona Galizia e in via Marconi. Per combattere questa cattiva abitudine, il Comune ha stabilito sanzioni severe per coloro che non puliscono quando il cane sporca passando su uno spazio pubblico. B.C.













Altre notizie

Assemblea

Amministrazione di sostegno: in Alto Adige 3.600 «fragili»

La direttrice Rigamonti: «Servono ulteriori finanziamenti provinciali per sostenere le associazioni e chi si rende disponibile ad aiutare gli altri». Il Tribunale di Bolzano conta più di 500 nuovi procedimenti l’anno 


Valeria Frangipane

Attualità