Fondi statali per la spesa, Fides vuole la commissione
Emergenza povertà. In arrivo 95 mila euro per chi è stato messo in ginocchio dalla crisi Volani chiede che il Comune istituisca un gruppo di lavoro per la distribuzione dei buoni
Laives. In questo momento di emergenza a causa della pandemia generata dal coronavirus molte persone e famiglie della nostra città rischiano di trovarsi in seria difficoltà. Anche quando l’emergenza sarà finita la situazione, per tante famiglie e singole persone, sarà molto difficile dal punto di vista economico a causa delle chiusure prolungate di esercizi e aziende, in particolare per chi non ha più potuto contare su un’entrata economica certa e su chi versava già in stato di disagio e svantaggio.
Per questo, Dario Volani, consigliere comunale della lista Fides, sentiti le segnalazioni che già arrivano da Andrea Tomasi (vicepresidente del Gruppo missionario di Laives, che gestisce il punto di distribuzione “Alimentiamo la solidarietà”), il Distretto sociosanitario e vari concittadini, ha scritto al sindaco e alla vicepresidente del consiglio comunale Sieglinde Niederstätter Fauster per proporre l’istituzione di una regia comunale e di un gruppo di lavoro mediante i quali affrontare l’emergenza e coordinare gli interventi.
«Le persone in difficoltà - dice Volani - sono già tante e si prevede che tra qualche giorno il loro sforzo economico aumenterà. Con nuove misure, ma soprattutto attraverso l’ordinanza specifica, il presidente del Consiglio dei ministri ha voluto farsi carico dell’emergenza vissuta da tante famiglie e si sono disposte risorse da destinare a misure urgenti di solidarietà alimentare. Serve però trovare la forma, il modo, gli strumenti per rendere accessibile e spendibile una disponibilità economica che non sarà enorme, ma nemmeno banale (a Laives sono destinati 95.815,17 euro). Penso spetti a ogni Comune trovare le forme con cui sostenere le famiglie e le persone in difficoltà. Servono probabilmente deroghe alle normali forme di sostegno, serve organizzare il sistema di raccolta e risposta alle necessità. Serve dunque un’organizzazione a livello istituzionale».
Volani spiega di aver sentito alcune organizzazioni del terzo settore di Laives e anche la direttrice del Distretto sociale di Laives, Bronzolo e Vadena, Annalisa Frasca. «C’è disponibilità e interesse a dare risposte concrete – continua il consigliere –, ma anche il bisogno di sapere che c’è una regia comunale a guidare, orientare, scegliere le modalità con cui agire, così come serve la condivisione delle informazioni e delle decisioni. Non sappiamo se la giunta comunale si stia incontrando, non sappiamo quali azioni l’amministrazione comunale intenda attivare. Soprattutto quale può essere il ruolo e il contributo che il consiglio comunale e ogni singolo consigliere può mettere a disposizione (al di là delle attività che ognuno già svolge a titolo personale o come membro di qualche associazione o organizzazione). Questo è il momento della responsabilità, non della critica, e questa richiesta ha esattamente questo intento. Mi metto a disposizione e resto in attesa di conoscere cosa sta pensando di fare l’amministrazione, in particolare come rendere fruibile la quota messa a disposizione del nostro Comune per misure urgenti di solidarietà alimentare».