Galizia

Funerali solo all’aperto, proteste al cimitero di Laives

La lamentela: «Il rito è celebrato solo al di fuori della cappella, perché resta chiusa?» Dalla parrocchia rispondono che è un accordo tra parenti dei defunti e agenzie di pompe funebri



LAIVES. La cappella al centro del cimitero Galizia è utilizzata pochissimo in occasione dei funerali. Il rito funebre viene celebrato al suo esterno, e con l’avvicinarsi della brutta stagione più di un cittadino si chiede come mai la cappella non venga aperta e utilizzata per i funerali.

Va detto subito – come chiariscono dall’ufficio parrocchiale di Laives – che l’opzione di aprire la cappella del cimitero per i funerali non dipende da scelte della parrocchia o del decano, don Walter Visintainer, ma da scelte che fanno i parenti dei defunti in accordo con le ditte di pompe funebri.

«È una scelta che non dipende dalla parrocchia ma dai parenti dei defunti – spiega Christian Hofer, segretario di don Walter – e solitamente lo fanno assieme alla ditta di pompe funebri con la quale organizzano il funerale. La cappella del resto è proprietà del Comune, che a sua volta è sempre stato molto disponibile e, come detto, non è la parrocchia di Laives a decidere quando aprire la cappella al centro del cimitero Galizia, ma gli stessi parenti dei defunti quando prendono contatto con le agenzie di pompe funebri, le quali durante la bella stagione preferiscono l’esterno, anche per ragioni di sicurezza contro i contagi. Con l’arrivo del freddo è prevedibile che sempre più spesso ci si sposterà all’interno».

Praticamente tutti i funerali che si svolgono a Laives vengono celebrati al cimitero Galizia e non nella chiesa parrocchiale. In questo caso, la decisione è della parrocchia, sempre per ragioni di sicurezza sanitaria. «È così – aggiunge Christian Hofer – perché non siamo in grado di garantire un adeguato servizio d’ordine all’ingresso della chiesa e per la pulizia. Per farlo servono volontari che non si trovano, anche perché è un impegno: certe volte ci sono più funerali in un giorno e non si può pretendere dai volontari che siano sempre a disposizione. La parrocchia inoltre non intende chiedere una quota per questo servizio, perché va garantito per tutti in maniera uguale. Così, per il momento, i funerali vengono celebrati direttamente al cimitero Galizia e solo se riusciremo a garantire un adeguato servizio d’ordine in chiesa si potrà tornare a farli all’interno, dove sono sempre i famigliari del defunto a chiedere che vengano fatte determinate cose, ad esempio suonare l’organo».

Insomma, celebrare il rito funebre fuori o dentro la cappella al centro del cimitero, diversamente da quello che credono molti, non dipende da una scelta del decano, ma dalle indicazioni che i parenti del defunto danno alle ditte di pompe funebri.













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