I Verdi: «Il 5G potenziale rischio per la salute»

Laives. In tutti i centri della Bassa Atesina si discute della possibile espansione della rete 5G (quinta generazione di telefonia mobile) e molte sono le perplessità già emerse durante gli incontri...



Laives. In tutti i centri della Bassa Atesina si discute della possibile espansione della rete 5G (quinta generazione di telefonia mobile) e molte sono le perplessità già emerse durante gli incontri pubblici e nelle aule dei consigli comunali. Se ne parlerà anche in quello di Laives prossimamente, sulla scorta della mozione presentata dal consigliere dei Verdi Giorgio Zanvettor.

«I rischi per la salute non possono ancora essere valutati – dice Zanvettor –, ma i professionisti del settore medico hanno espresso riserve sulla sicurezza per la salute. L’Unione Europea persegue gli obiettivi della salvaguardia, della tutela e del miglioramento della qualità dell’ambiente e della protezione della salute umana, così come la legge statale n. 36 del 22 febbraio 2001 sulla protezione contro i campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici fa riferimento al principio di precauzione dell’Unione Europea e le attribuisce priorità rispetto all’applicazione e alla sospensione delle tecnologie elettriche, magnetiche ed elettromagnetiche».

Da queste considerazioni, la richiesta dei Verdi di «sospendere l’applicazione della tecnologia 5G nel Comune finché rischi per la salute pubblica vengano esclusi e dunque di applicare il principio di precauzione europeo, cioè preservare, proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente e proteggere la salute umana». L’indicazione che arriva dai Verdi è quella di utilizzare tecnologie sicure, come reti cablate, e adottare tutte le misure e le precauzioni necessarie per prevenire o ridurre anche solo potenziali pericoli per la salute pubblica. Infine, riservare luoghi il più possibile privi di radiazioni, soprattutto se destinati ai bambini, come parchi giochi, asili, scuole e così via, e istruire i funzionari comunali responsabili e coloro che presiedono la Commissione ambiente affinché promuovano campagne di informazione e sensibilizzazione.

Zanvettor spiega inoltre che queste nuove tecnologie per telecomunicazioni si basano su frequenze che si sviluppano anche attraverso apparecchiature radiologiche e sostanze radioattive e che quindi ci sarebbero maggiori rischi per la salute rispetto ad altri sistemi di trasmissione, come sono quelli adottati dagli attuali telefonini. B.C.













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