Rifiuti

Isole ecologiche, allarme puzza a Laives: «Tettoie per tenerle all’ombra» 

Il caso è stato sollevato in consiglio comunale: «La gente si lamenta dei cattivi odori, il fastidio aumenta col caldo». Fra le soluzioni anche la copertura per ripararle dal sole. L’assessore Borin: «Nuova sistemazione per l’area in via Marconi»



LAIVES. Con l’arrivo del caldo si ripresenta puntuale il problema dei rifiuti che puzzano. In particolare l’organico, che per sua natura fermenta rapidamente nei cassonetti della raccolta e se fa caldo, questo processo naturale è ancora più rapido e fastidioso.

Rispondendo a una interrogazione del consigliere Andrea Sbironi, l’assessore all’ambiente (e ai rapporti con Seab) Bruno Borin ha spiegato come si interviene normalmente per quanto concerne i rifiuti. «Seab, che esegue il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti anche a Laives, svuota i cassonetti dell’umido tre volte alla settimana – ha spiegato Borin - e ogni quindici giorni provvede anche a lavarli utilizzando prodotti che dovrebbero, se non altro, rallentare la fermentazione e quindi i cattivi odori che questa produce.

Per quelli più grandi, Seab disinfetta a settimane alterne anche le calotte e le maniglie. Certo, dipende in parte anche da come sono posizionati i cassonetti per la raccolta dell’umido, perché se sono sotto il sole il processo di fermentazione è più rapido e gli odoro più fastidiosi. Per quanto riguarda quelli posti negli spazi pubblici, non c’è grande scelta di ubicazione, anche perché sono collocati secondo un piano che facilita i cittadini nel raggiungerli».

A proposito di sole e calore, il consigliere comunale ha quindi spiegato che esisterebbero dei sistemi per “coprire” i cassonetti in maniera che, se non altro, non siano esposti tutto il giorno, direttamente, ai raggi del sole. Semplici tettoie che non costano molto. «La stessa Seab – ha spiegato quindi Andrea Sbironi – nelle sue linee guida rivolte agli utenti, consiglia di evitare il più possibile l’esposizione dei cassonetti al sole, proprio per ridurre al minimo la fermentazione e i cattivi odori che causa».

Parlando di rifiuti e isole ecologiche, l’assessore comunale ha anche anticipato alcuni interventi che verranno eseguiti prossimamente. «Stiamo progettando una nuova sistemazione per l’isola ecologica a metà di via Marconi - sono state le parole di Bruno Borin - con una spesa prevista di circa 100mila euro. Lì c’è uno dei sistemi interrati ancora presenti sul territorio comunale, sistemi che hanno dimostrato di avere problemi di funzionamento e manutenzione.

Al loro posto quindi installeremo mano a mano i Multipress di superficie, che sono più affidabili. Insieme a ciò, all’isola di via Marconi faremo un intervento analogo anche per quella di via Kennedy (davanti alla scuola materna La Giostra) con una spesa prevista attorno ai 30mila euro. Quanto alla copertura dei cassonetti sarà da valutare caso per caso».













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