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Laives. L’altro giorno un inquilino del condominio Ipes di via Sottomonte che sarà oggetto di demoricostruzione ha reso pubbliche le proprie rimostranze.Come un secondo inquilino dello stabile è...



Laives. L’altro giorno un inquilino del condominio Ipes di via Sottomonte che sarà oggetto di demoricostruzione ha reso pubbliche le proprie rimostranze.

Come un secondo inquilino dello stabile è proprietario dell’alloggio in cui ancora oggi vive (la madre lo riscattò decenni fa). Ha rifiutato le offerte basate sulla stima operata dagli uffici provinciali competenti. Ora che l’abbattimento dell’edificio si fa più prossimo, però, non sa come risolvere la propria situazione. Ipotizza anche la concessione da parte dell’Istituto di un alloggio in affitto.

Intervistata per una risposta, la presidente dell’Ipes, Francesca Tosolini, si è attivata presso gli uffici che negli anni hanno seguito la questione di via Sottomonte. Riportiamo qui la risposta dell’Istituto: «Nel corso di questi ultimi anni l’Ipes ha formulato due ipotesi di intervento per l’edificio in via Sottomonte, a Laives: una che prevede il suo abbattimento e la relativa ricostruzione (preferibile dal punto di vista costi/benefici) e un’altra che prevede il risanamento dell’immobile. Entrambe le ipotesi necessitano del consenso dei due proprietari, ai quali è stata offerta la possibilità di cedere i loro alloggi all’Ipes. Le trattative con i proprietari sono state estremamente difficoltose, ma grazie al decreto di finanziamento della Giunta provinciale del primo dicembre 2020 l’Ipes dovrebbe trovare un accordo con i due proprietari in tempi brevi. Per quanto riguarda la possibilità di concedere un alloggio in affitto devono sussistere i presupposti».













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