La decisione

La fibra ottica per smascherare i “furbetti” delle immondizie 

Troppi rifiuti abbandonati. L’amministrazione ha deciso di migliorare la videosorveglianza nelle isole ecologiche. Molti cittadini peccano di inciviltà, arriva la strigliata: «Difficile credere che ci sia qualcuno che non ha capito le regole»



LAIVES. L’assessorato all’ambiente di un Comune, almeno per quanto concerne la politica dei rifiuti, è indubbiamente di quelli più complicati da gestire. Lo è, in particolare a Laives, a causa della pervicacia con la quale una parte di cittadini insiste nel non voler rispettare le regole relative allo smaltimento corretto «e tutto questo – afferma Bruno Borin, assessore all’ambiente e servizio rifiuti nel Comune di Laives - è motivo di forte insoddisfazione, anche per gli sforzi fatti finora».

«È davvero così – ribadisce Borin – perché, nonostante continue sollecitazioni, sanzioni e ripetute spiegazioni (recentemente abbiamo anche editato e distribuito a tutti un numero di “Laives notizie interamente dedicato ai rifiuti), assistiamo al fenomeno dell’abbandono di rifiuti. Confido che, con il passare del tempo, tutti capiscano che è nell’interesse collettivo rispettare le regole. Appare comunque difficile credere che adesso chi abbandona i rifiuti non abbia capito come comportarsi. Faremo quindi anche delle verifiche per vedere se tutti gli utenti hanno la tessera della Seab con la quale accedere alle isole per la raccolta dei rifiuti e intensificheremo pure i controlli. Essenziale è migliorare i risultati perché è anche una questione di decoro degli abitati».

L’assessore Borin poi accenna anche allo smaltimento dei cartoni: «Vedremo di raddoppiare lo svuotamento dei cassonetti per i cartoni nei fine settimana, ma rimane il fatto che se si trova per caso il cassonetto vicino a casa già pieno, bisogna recarsi a quello successivo o, nel peggiore dei casi, riportarli temporaneamente a casa ma non abbandonarli dove capita».

Una nota positiva invece arriva dalla raccolta dell’umido, che è arrivata al 70 per cento.

«Stiamo cercando di capire come superare i problemi – continua Borin – e sto anche sondando tutte le possibilità, anche confrontandomi con altre realtà comunali per capire quali soluzioni abbiano adottato. Questo non significa “mal comune mezzo gaudio”, ma costante impegno per migliorare sempre di più. Per quel che concerne i controlli, oltre a quelli effettuato sul territorio dall’agente accertatore e della nostra Polizia locale, per 12 isole ecologiche abbiamo appaltato il collegamento con la fibra ottica delle relative telecamere per il videocontrollo. Il collegamento wi-fi non riesce a garantire quella continuità e qualità delle immagini raccolte presso le isole ecologiche per consentirci di poter identificare con precisione chi abbandona i rifiuti. Purtroppo c’è una piccola percentuale di cittadini che appare refrattaria ad ogni regola».













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