La sinergia bici-turismo una spinta al commercio 

Boom di noleggi. Affari a gonfie vele per i negozi sportivi, grazie all’accordo con gli albergatori Impennata di richieste per le e-bike. Apprezzata dai visitatori la rete ciclabile della Bassa Atesina


Bruno Canali


Laives. La bicicletta, specialmente nella versione a pedalata assistita, sta diventando sempre più una richiesta specifica da parte dei tanti ospiti che soggiornano nelle strutture ricettive di Laives. Da qualche anno molti di questi ospiti stranieri chiedono espressamente all’ufficio dell’Associazione turistica di Laives, Bronzolo e Vadena la possibilità di noleggiare biciclette, sia da città sia mountain bike, e, come detto, preferiscono di gran lunga quelle a pedalata assistita, che consentono anche a chi non ha un discreto allenamento di affrontare percorsi impegnativi senza troppa fatica.

Un tempo era l’Associazione turistica stessa a noleggiare le biciclette di cui disponeva, ma in seguito, visto l’aumento delle richieste, si è preferito accordarsi con alcuni negozi della città affinché provvedessero loro al noleggio e a eventuali piccole manutenzioni. Due sono questi negozi, entrambi in via Kennedy, ai quali l’Associazione turistica locale e gli alberghi della zona indirizzano gli ospiti che intendano noleggiare la bicicletta per spostarsi sul territorio anche grazie allo sviluppo delle piste ciclabili. Da entrambi i negozi arriva la conferma che il noleggio delle biciclette è un settore interessante: «Per la maggior parte si tratta di ospiti degli alberghi locali – dicono i titolari –, ma arrivano anche cittadini di Laives. Di norma gli ospiti arrivano da noi indirizzati dall’Associazione turistica, che smista le richieste, oppure direttamente dagli alberghi. Il periodo di Pasqua, con il tradizionale arrivo anche a Laives di molti turisti tedeschi, ha fatto registrare un’impennata di richieste per biciclette a noleggio, un settore in crescita. Il turista tipo arriva in automobile o con il pullman, quindi preferisce muoversi sul territorio con la bicicletta. La maggioranza preferisce quelle con la pedalata assistita, che consentono di affrontare anche lunghi percorsi e pendenze senza dover faticare troppo».

A favorire questo nuovo tipo di turismo che si potrebbe definire “slow” e più rispettoso della natura, indubbiamente sono anche le piste ciclabili, piste che ormai formano una rete sempre più estesa in tutto il territorio e che permettono di spostarsi senza correre rischi a causa del traffico. Durante la bella stagione è oramai normale incontrare lunghe colonne di turisti che pedalano sulle piste ciclabili della Bassa Atesina, fino al confine con la provincia di Trento, così come verso la zona dell’Oltradige e del lago di Caldaro. Come confermano anche gli albergatori locali, quello sulle due ruote a pedali è un turismo in crescita, che chiede infrastrutture adeguate e punti di riferimento, come sono quelli per il noleggio.













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