Egna

Laghetti è rimasta senza medico 

Dopo il pensionamento del dottor Simari quasi 1.500 residenti devono recarsi per forza a Egna. Approvata in consiglio comunale una mozione per risolvere il problema facendo anche pressione sull’Asl


Massimiliano Bona


EGNA. Da quando è andato in pensione il dottor Pierluigi Simari, siciliano che ha deciso di dedicarsi adesso al volontariato in Africa, la popolosa frazione di Laghetti (poco meno di 1.500 residenti) è rimasta senza medico di base.

I residenti, anziani compresi, sono costretti a fare la spola con Egna con disagi facilmente immaginabili. La questione l’altra sera è approdata in consiglio comunale dove è passata la mozione presentata da Alessandro Sartori ed Elisabeth Girardi - i due consiglieri comunali che rappresentano il paese - per cercare di riuscire a risolvere il problema in un lasso di tempo ragionevolmente breve.

La carenza di medici, a livello provinciale ma anche italiano ed europeo, è arcinota ma a Laghetti - approvando questa mozione - si è deciso di fare uno sforzo aggiuntivo. «Laghetti conta 1.399 abitanti - sottolinea Sartori - e da quando il dottor Simari è andato in pensione a metà ottobre, nella frazione non è più presente una medico di base. La maggior parte dei cittadini deve recarsi a Egna e c'è malumore per questa situazione. Il viaggio verso Egna diventa anche un ulteriore onere per le persone invalide e anziane». Già a giugno, quando si cercava un sostituto per la dottoressa Coser, i consiglieri Elisabeth Girardi e Alessandro Sartori avevano inviato una lettera alla sindaca Karin Jost proponendo che l’annuncio per il posto vacante fosse abbinato alle ore di ambulatorio a Laghetti. Inoltre era stato chiesto di sollecitare l’azienda sanitaria che venisse inserito come parte dell'annuncio di lavoro per il nuovo medico di base, «l’obbligo di recarsi a Laghetti almeno due volte alla settimana».

I due consiglieri di Laghetti sono anche convinti che la presenza di un medico valorizzerebbe il paese di Laghetti e migliorerebbe la qualità della vita dei suoi cittadini. I locali che sono stati destinati ai medici di base potrebbero essere utilizzati in base al loro scopo e Il dispensario gestito della farmacia di Egna avrebbe un maggiore giro d'affari e potrebbe di conseguenza introdurre orari di apertura più lunghi. Sulla base di queste considerazioni all’ultimo consiglio comunale i consiglieri comunali  Girardi e  Sartori assieme ai loro gruppi hanno presentato una mozione che chiedeva: che la sindaca e l'amministrazione comunale di Egna si esprimessero a favore di un posto di medico a Laghetti; che la sindaca e l'amministrazione comunale si rivolgessero alle autorità competenti e facessero una campagna per il posto di medico «con vigore e determinazione». La mozione è stata accolta con votazione unanime. Resta ora da capire se l’Azienda sanitaria - alle prese con croniche carenze d’organico - riuscirà a soddisfare la legittima richiesta.

 













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