il fatto

Laives, cade un pezzo di intonaco. Spostate 8 classi alla Gandhi 

Sei sezioni sono rimaste nella primaria mentre altre due sono state trasferite alle Filzi La dirigente: «Decisione presa in via cautelare, gli operai del cantiere comunale sono al lavoro» 


Massimiliano Bona


LAIVES. Otto classi della scuola primaria «Gandhi» di Laives sono state spostate nei giorni scorsi - due alle «Filzi» e sei in un’altra parte dell’edificio - per la caduta di un pezzo di intonaco che ha indotto il Comune a fare ulteriori accertamenti «in via estremamente cautelare», come spiega la dirigente dell’istituto comprensivo di Laives Emanuela Scicchitano che si è già confrontata con l’amministrazione. Alle Gandhi, lo ricordiamo, nei mesi scorsi c’erano stati problemi anche con due finestre, tanto che il Comune si è deciso a fare una seconda perizia per garantire la sicurezza degli alunni.

La segnalazione dei genitori: «Un altro problema di manutenzione».

A segnalare il trasferimento sono stati alcuni genitori che si sono rivolti all’Alto Adige. «Abbiamo ricevuto da un giorno all’altro la comunicazione dalla scuola che i nostri figli sarebbero stati spostati in altre aule per alcuni lavori al soffitto del terzo piano. Siamo stati rassicurati dalla dirigente ma visto il precedente delle finestre vorremmo che il Comune, responsabile della manutenzione dell’edificio, ci informasse in modo dettagliato».

L’intonaco è finito sul banco.

La dirigente spiega che la scelta di spostare le otto classi in questione è stata dettata dal principio di precauzione. «A seguito della caduta dell’intonaco sul banco, ma stiamo parlando di una quantità modesta, si è deciso in via cautelare di spostare i ragazzi dell’ultimo piano. Nel frattempo gli addetti del cantiere comunale faranno tutte le verifiche e i lavori che riterranno opportuni. I genitori sono stati informati subito nei tempi e nei modi più opportuni. Alle Filzi le due classi sono state ospitate con grande senso di accoglienza e comunità».













Altre notizie

Assemblea

Amministrazione di sostegno: in Alto Adige 3.600 «fragili»

La direttrice Rigamonti: «Servono ulteriori finanziamenti provinciali per sostenere le associazioni e chi si rende disponibile ad aiutare gli altri». Il Tribunale di Bolzano conta più di 500 nuovi procedimenti l’anno 


Valeria Frangipane

Attualità