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Laives, il Comune convertirà a Led quasi 1.500 punti luce 

Caro bolletta. Pronto il piano per ridurre la spesa energetica, balzata a 2,5 milioni all’anno. Borin: «Adesso trasformiamo 150 lampade, poi faremo un bando per l’intero territorio»



LAIVES. I tecnici incaricati dall’amministrazione comunale di Laives hanno presentato il piano che ha analizzato le fonti di illuminazione pubblica che a mano a mano dovranno essere trasformate a led.

«Con il piano - spiega Bruno Borin, assessore all’ambiente e alle energie rinnovabili – faremo richiesta anche di un contributo provinciale per le trasformazioni. Nel frattempo questa operazione è andata avanti e altri 150 punti luce sono stati trasformati sostituendo le lampade tradizionali con quelle a led. Le strade lungo le quali sono intervenuti i nostri elettricisti sono le seguenti: via Meucci, via Nobel, via Franklin (queste sono in zona industriale) e anche via Degli Alpini e via Dolomiti a Pineta e quindi via San Giacomo, a San Giacomo. Questo intanto sarà anche l’ultimo lotto - continua Borin – perché poi contiamo di mettere in gara tutto il resto e parliamo di circa 1500 punti luce pubblici ancora da trasformare a led».

La spesa per questo intervento sarà notevole, ma a proposito, al di là della richiesta di un contributo provinciale, l’assessore Borin sottolinea un aspetto importante: «Che è quello – dice – che con il risparmio di energia elettrica che avremo alla fine, pagheremo il mutuo».

L’attenzione verso i consumi energetici delle strutture pubbliche ha subito una accelerata in seguito agli aumenti dei costi che si sono già concretizzati, basti dire che, come ha sottolineato il sindaco in consiglio comunale recentemente, per la spesa energetica comunale si è passati da una media attorno agli 800mila euro l’anno, a 2 milioni e mezzo circa e quello che preoccupa ulteriormente è che non si sa cosa potrà succedere nei prossimi messi e nel prossimo anno.

In merito a questo, l’assessore Borin ribadisce l’opinione che «per le utenze comunali particolarmente “energivore”, sarà giocoforza necessario fare delle attente valutazioni per cercare di contenere il più possibile la spesa. Per questo ritengo che sia necessario anche estendere il più possibile le superfici coperte da pannelli fotovoltaici sui tetti pubblici, unico modo per cercare quantomeno di rientrare nel tempo con le spese».

Quanto indicato dall’assessore Borin è la strada che del resto stanno seguendo anche tante altre amministrazioni comunali ovvero, verifica dei consumi con il fine di contenerli adottando comportamenti più “risparmiosi” e parallelamente, sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili, come è il fotovoltaico che produce energia elettrica grazie al sole. Dove possibile, si sfrutteranno anche gli orari più favorevoli della giornata per le attività, così da utilizzare meno luci artificiali.













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