Laives, il team del «Nido» si è trasferito sul web 

Un saluto, tante proposte. Dal sito del Comune si accede alla pagina curata dall’asilo Oltre agli “abbracci a distanza”, le maestre hanno inserito canzoni e attività per i bimbi a casa


Fausto Da Deppo


Laives. Un saluto, un arrivederci al più presto possibile e anche la proposta di alcune attività per trascorrere il tempo insieme, insieme attraverso lo schermo di un computer. Anche il Nido comunale di Laives ha pensato di aprire un canale di comunicazione attraverso l’isolamento forzato di queste settimane di allarme e di tanto tempo da passare chiusi in casa, di mattinate e pomeriggi rimasti “orfani” degli appuntamenti con maestre e giochi e intrattenimenti ed emozionanti avventure e scoperte negli spazi di un asilo nido. Non è certo come vedersi di persona, ma anche via internet ci si può scambiare qualche parola e un sorriso. Molto meglio che aspettare la fine dell’emergenza a fari spenti e voci ammutolite.

Ed ecco che le collaboratrici del Nido si affacciano nelle abitazioni dei piccoli allievi con una serie di contenuti che possono essere aperti e guardati, riguardati e utilizzati con un click all’interno del sito dell’amministrazione comunale.

Proprio nella home page fa capolino la finestra che è già un annuncio: “L’asilo Nido si trasferisce sul web”. Un fermo immagine da un video mostra le collaboratrici riunite sulla scala dell’asilo per un saluto ai piccoli: è un modo per riabbracciarsi a distanza dopo tante giornate di abitudini quotidiane sradicate, mutate. Poi, con il primo contenuto in cui andare a curiosare, il benvenuto delle operatrici del Nido diventa messaggio vocale, fra il cruccio di non potersi incontrare, il desiderio di ripartire al più presto e la consapevolezza che, anche divisi dall’emergenza coronavirus, si può costruire qualcosa in gruppo. Per esempio, delle canzoni: per questo le collaboratrici del Nido hanno inserito nel sito testi in italiano e in tedesco da leggere e da mettere in musica. Come? L’indicazione delle maestre può essere seguita, imitata e personalizzata a casa ballando e battendo le mani sulle note di “Siamo andati alla caccia del leon” o “Il falegname”, “Fischia il teno”, “Diamo la caccia al bruco”.

Un frangente di allegria è l’introduzione migliore per far prendere il giusto ritmo a una lezione speciale, in cui gli stati d’animo non possono essere colti da un’occhiata immediata, ma vanno immaginati. Poi l’allegria della musica lascia il palcoscenico a una favola. Schiacci “play” e la cadenza familiare di una maestra inizia a leggere di un panda che offre dei dolcetti ad altri animali amici. È una favola sulla gentilezza, sulla generosità e le buona maniere, la favola che cerca di far capire come un “per favore” suona e funziona meglio di un “voglio” e per questo va premiato.

A casa i bimbi riconosceranno riferimenti già percorsi al Nido e poi potranno rivedere la maestra Laura che, a mezzo busto, racconta come dipingere usando delle patate. I grandi li chiamano “tutorial”, ma i bambini del Nido di Laives apprezzeranno i toni familiari, i consigli amichevoli di quello che, prima di essere una lezione, è un piacevole momento per costruire qualcosa insieme. Dopo il saluto lanciato dalla maestra Katrin, arriva un ’altra favola, quella di Topo Tip, fra capricci e insegnamenti che fanno crescere. È tutto per ora, ma è solo un arrivederci: “Alla prossima e un abbraccio forte forte dalle maestre del nido”.















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