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Laives, in galleria con il monopattino senza luci: multati due ragazzini 

I genitori dei due minorenni dovranno pagare una sanzione di almeno 150 euro. Il vicecomandante dei vigili urbani Christian Visocchi: «Volevano andare a Laives e hanno corso davvero un rischio enorme»



LAIVES. Con una buona dose di incoscienza, due amici minorenni hanno corso un gravissimo rischio: in due su un monopattino, senza casco e senza luci, hanno imboccato la galleria della variante a Bolzano, direzione Laives. Sono stati intercettati e fermati immediatamente dalla pattuglia della Polizia locale di Laives che prima di tutto li ha accompagnati all’esterno del lungo tunnel stradale e quindi li ha anche multati (toccherà ai genitori pagare) con una sanzione di almeno 150 euro.

Al di là di questo però, la cosa più grave è il rischio che i due ragazzini hanno corso imboccando la galleria della variante alla statale 12, viaggiando come niente fosse neanche sullo stretto marciapiede che c’è all’interno, bensì sulla carreggiata, privi di luce e, come detto, anche senza il casco che comunque, in caso di investimento da parte di un automezzo, sarebbe servito a poco. «Volevamo raggiungere Laives – hanno spiegato candidamente agli uomini della Polizia locale di Laives che li hanno bloccati – e così abbiamo imboccato la galleria a Bolzano».

«A parte il divieto di percorrere la galleria con un monopattino, così come in bicicletta e anche farlo in due sullo stesso mezzo, come in questo caso - dice Christian Visocchi, il vice comandante della Polizia locale di Laives - i due ragazzini erano anche privi di casco e il monopattino non aveva luci funzionanti. Non si sono neanche resi conto al momento del gravissimo rischio che hanno corso imboccando la galleria, dove le automobili viaggiano veloci e la visibilità non è certo delle migliori, nonostante i fari. Non per niente, per noi lo scenario peggiore, quello più pericoloso, è rappresentato da qualche oggetto sulla carreggiata della galleria».

Effettivamente, chi transita in galleria lo sa bene: se si è da soli (ma succede raramente) grazie ai fari dell’auto c’è una visibilità discreta, ma se sulla corsia opposta arrivano altri mezzi, diventa difficile riuscire a distinguere, a distanza utile, un piccolo mezzo come il monopattino o una bicicletta. Anche se si viaggia incolonnati, il primo della fila ha la possibilità di vedere in tempo davanti e scansarsi, ma chi arriva dietro non vede e il rischio è che vada dritto addosso all’ingombro imprevisto sulla carreggiata o che, addirittura, per scansarlo finisca sulla corsia opposta. Se poi si tratta di camion, il rischio è anche maggiore.

Non è la prima volta comunque che succedono cose del genere: anche in passato, qualche turista in bicicletta, non conoscendo i luoghi, è stato visto percorrere la galleria della variante come niente fosse, ignaro del rischio che correva a causa dei mezzi, di tutte le dimensioni, che la percorrono quotidianamente. Finora è sempre andata bene ed è un miracolo.













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