Laives, le famiglie: servono  iniziative estive per ragazzi 

Il caso. Tanti genitori hanno «bruciato» ferie e permessi e attendono risposte dal Comune Il candidato del centrosinistra: «Serviranno più proposte, magari coi turni e in sicurezza»


Massimiliano Bona


Laives. Luca Bertolini, candidato sindaco del centrosinistra, di mestiere fa l’insegnante ma ha anche due figli. E da buon padre di famiglia – sollecitato da molti residenti - chiede che il Comune – come sta accadendo a Bolzano – organizzi (nei limiti delle restrizioni) un pacchetto di iniziative per i ragazzi nel periodo estivo. Farlo non sarà semplice ma bisogna provarci. Bertolini (Noi per l’Alto Adige) fa il punto sulla questione in un’interrogazione. «I tempi per organizzare il tutto non sono semplici e bisogna muoversi in anticipo. È necessario dare linee di indirizzo alle associazioni, offrire rassicurazioni dal punto di vista economico, fare sopralluoghi di verifica. Potrebbe essere necessario chiedere ad altre organizzazioni del territorio di implementare l’offerta e dare loro il necessario sostegno (trovando sedi opportune, facilitando l’iter burocratico, offrendo formazione al personale, ecc.). Tutte cose che non possono essere fatte in pochi giorni se non si vuole promuovere qualcosa di rischioso dal punto di vista sanitario e discutibile da un punto di vista educativo e dell’animazione. È fondamentale che alle famiglie di Laives venga offerta per l’estate 2020 un’ampia possibilità di inserire i propri figli in iniziative estive idonee, sicure, educative e per questo chiediamo cosa ha già fatto e cosa pensa di fare il Comune di Laives; se il Comune non ritenga doveroso prevedere di ampliare in modo considerevole l’offerta di iniziative estive per bambini e ragazzi; quale sarà l’offerta messa in campo direttamente dal Comune, per quali periodi, e per quali target; quali associazioni ed organizzazioni il Comune abbia contattato e cosa è stato proposto da queste ultime; quali risorse economiche ha previsto di mettere a bilancio il Comune».

Tanti genitori hanno «bruciato le ferie» e chiedono aiuto.

La prossima estate si preannuncia di difficile gestione per molte famiglie. Tanti genitori hanno potuto o dovuto consumare ferie e permessi per poter mantenere la propria retribuzione. «Da metà giugno a inizio settembre le famiglie si troveranno di fronte alla necessità di ripresa del lavoro e parallelamente al problema della gestione dei figli in modo molto più forte che negli anni passati».

Lidi e colonie: qual è il quadro?

«C’è la possibilità che i lidi restino chiusi o ci sarà la necessità di limitarne gli accessi. Molte colonie dovranno valutare se attivare l’offerta o se aprirla a un numero ridotto di bambini (vale per la Colonia 12 stelle di Cesenatico o per la Colonia di Caorle) - persino il Campo Tenda di Laives (storica opportunità per molti bambini della nostra città) potrebbe trovarsi a fare i conti con prescrizioni rigide e limitanti. Le associazioni e istituzioni che promuovono e organizzano solitamente una serie di opportunità, dovranno fare i conti con cautele, restrizioni e condizioni. Saranno introdotte ulteriori prescrizioni sanitarie, sarà necessaria una maggiore sanificazione degli spazi, misure non facili da attivare ovunque e che richiedono maggiori spese. Saranno richieste misure che prevedono gruppi molto più piccoli (si parla di un rapporto pari ad 1 educatore per 4 ragazzi) e di probabili indicazioni per differenziare i tempi del pasto (in modo da non trovarsi tutti insieme nelle mense). Si può dunque immaginare che ci sia bisogno di più spazi, più iniziative, più flessibilità (solo mattina o solo pomeriggio ad esempio)».













Altre notizie

Finanza

Brunico: tre dentisti abusivi denunciati, sequestrati 60.000 euro

Un insolito via vai da quello che, in apparenza, era un laboratorio odontotecnico non è passato inosservato. Il sospetto, poi rivelatosi fondato, è che in quello studio potessero essere eseguite prestazioni dentistiche da soggetti non abilitati, nei confronti di un consistente numero di pazienti

Attualità