Laives, pubblico stregato dalla maxi-esercitazione 

Occhi puntati sui pompieri. Autoscala, gruppo cinofili e dimostrazioni pratiche per i bambini Tanti i curiosi in centro per vedere da vicino le operazioni dei vigili del fuoco delle caserme locali


Bruno Canali


Laives. Occhi attenti per seguire ogni passaggio e applausi da parte di tanta gente, assiepata ieri mattina lungo via Pietralba per assistere alle dimostrazioni dei vigili del fuoco di Laives e di San Giacomo. L’iniziativa rientrava nel programma dei festeggiamenti per i 200 anni da quando Laives è diventata Comune autonomo.

Lungo la via erano schierati i mezzi più moderni, come l’autoscala (che arriva a sfiorare i 30 metri di altezza), accanto a quelli di un tempo. C’erano anche nuclei del gruppo cinofili e della Croce Rossa locale. Non tutti sanno che del corpo dei vigili del fuoco di Laives fanno parte alcuni uomini specializzati come sommozzatori. Lo ha dimostrato lo stesso comandante Patrick Thaler, immergendosi con muta da sub e bombole nella vasca piena d’acqua che normalmente serve per rifornire l’elicottero durante le operazioni di spegnimento di incendi boschivi.

I pompieri sono quindi passati alla simulazione di incendi nel nuovo e nel vecchio municipio. Nel primo caso, alcuni volontari hanno fatto una catena umana per passarsi di mano in mano i secchi pieni d’acqua; poi è stata la volta di una squadra arrivata a bordo della vecchia jeep con al seguito un’altrettanto vecchia motopompa entrata a far parte delle dotazioni nel 1950, capace ancora però di fare onestamente il proprio lavoro. Infine, l’arrivo in piazzetta di una modernissima motopompa, silenziosa e potente, capace di spingere l’acqua degli idranti ad altezze incredibili. Anche i bambini hanno potuto fare la loro parte, spruzzando acqua da mini idranti su alcune casette.

Per quanto riguarda il programma dei festeggiamenti per i 200 anni del Comune, proseguono le mostre, una alla Haus der Kultur con foto e documenti d’epoca (la ricerca storica e documentaristica è a cura di Walter Landi dell’Archivio storico provinciale), e l’altra nella vicina saletta espositiva, con opere d’arte realizzate nei decenni passati, che hanno come soggetti scorci della Bassa Atesina. Venerdì 25 ottobre, alle 15, i giovani deel centro Don Bosco e del Fly inaugureranno il progetto “I nomi delle nostre vie”, un percorso scandito da tabelle esplicative per spiegare origini e significati dei vari odonimi. Sabato 26, poi, la sfilata di tutte le associazioni partecipanti.

Secondo quanto dichiarato di recente dal sindaco Christian Bianchi, il costo per le iniziative che costellano queste giornate dedicate alla storia di Laives si attesta sui 100 mila euro. La metà di tale cifra è stata messa a disposizione dall’assessorato provinciale alla cultura italiana.













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Valeria Frangipane

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