Sicurezza

Laives, security alla pista ghiacciata dopo l’ultima aggressione 

Tensioni in maggioranza a Laives, Accorsi (FdI): «Ma siamo sicuri che vada tutto bene? Servono controlli regolari dei vigili». Castelli: «Da Fratelli d’Italia nessuna proposta concreta» 


Massimiliano Bona


LAIVES. A lanciare il sasso (in senso metaforico) sui social è stato Graziano Accorsi, sostenitore e candidato di Fratelli d’Italia nel 2020 a Laives, che dopo l’ultima aggressione ad un addetto alla pista ghiacciata sottolinea come, in termini di prevenzione, si possa e si debba fare molto di più. Fratelli d’Italia, lo ricordiamo, è in maggioranza e non sono mancate le dure repliche degli alleati, a partire da Paolo Castelli.

«Ma siamo così sicuri che a Laives vada poi così tutto bene? Perché - si chiede Accorsi - non si investe ancora di più sulla sicurezza come più volte richiesto da Fratelli d’Italia?». A difendersi anche il gestore della pista ghiacciata Helmut Visintin: «D’ora in poi ci avvarremo del servizio di security. Inoltre in accordo con il Comune le serate saranno anticipate: dal prossimo sabato si potrà pattinare dalle 19 alle 22.

Il tutto è partito da un paio di scarpe rubate, prassi in aumento ultimamente, visto che i ragazzi indossano calzature da ginnastica da 150-200 euro. Chi voleva, in ogni caso, poteva lasciarle in deposito, come accade per telefonini e zaini».

Accorsi, poi, fa una proposta quantomeno stravagante: «La security in borghese serve a o poco o nulla. Secondo noi ci vuole un servizio di polizia municipale che fungerebbe da deterrente contro eventuali azioni delinquenziali». Tranchant la risposta del consigliere di centrosinistra Luca Bertolini ad Accorsi. «Sapete vero che siete in maggioranza? Così, per la cronaca». Altrettanto secco il commento di Paolo Castelli: «Quando mi porterete un documento firmato da Fratelli d’Italia nella sede opportuna a Laives (con tutto il rispetto e la stima che ho per il consigliere Antonio Cantoro) potremo parlarne».













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