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Laives, troppe deiezioni nei giardini: la rabbia degli operai comunali 

I giardinieri contro i padroni dei cani che non raccolgono gli escrementi lasciati dagli animali Il problema diventa insopportabile al momento dello sfalcio dell’erba. Il Comune pensa alla profilazione del dna



LAIVES. La primavera è stagione nella quale iniziano anche i lavori di ordinaria manutenzione delle aree verdi, aiuole e parchi. Per quanto riguarda proprio gli spazi pubblici, coloro che sono addetti allo sfalcio dell’erba e alla pulizia, lamentano la presenza costante di escrementi dei cani che non vengono raccolti dai proprietari degli animali. Questo avviene anche all’interno delle stesse aree riservate ai cani dove qualche proprietario maleducato fa finta di non sapere che i bisogni del proprio cane vanno raccolti anche lì, anche se si tratta di “area cani”, e smaltiti nei cestini che ognuno di questi spazi ha a disposizione.

In effetti, basta fare un giro per le aree cani sparse sul territorio comunale per rendersi conto della situazione effettivamente negativa, una situazione che spesso si verifica anche lungo i marciapiedi e nelle aiuole. Chi deve poi effettuare la manutenzione di questi spazi si trova alle prese con un disagio comprensibile, basti solo immaginare cosa succede quando viene falciata l’erba con i decespugliatori a filo.

Il Comune di Laives, come tutti gli altri, prevede l’applicazione di sanzioni, fino a 150 euro, a carico dei proprietari di cani che non raccolgono gli escrementi del proprio (incolpevole) animale, ma è una “battaglia” persa se i cittadini non collaborano, perché non è facile cogliere in flagrante questi maleducati.

Di fronte a questa brutta abitudine, l’assessore Bruno Borin, cui compete le deleghe su ambiente e rifiuti, ha ipotizzato anche per Laives una iniziativa che ha deciso Bolzano ovvero, la catalogazione del Dna di ogni cane presente a Laives, «in maniera che poi si possa risalire al suo proprietario con un semplice esame comparativo e quindi sanzionarli».

Stando a quelli registrati ufficialmente, a Laives sarebbero più di un migliaio i cani di taglie varie; probabilmente sono anche di più, perché non tutti sono registrati all’anagrafe. Eppure, basterebbe un po’ di buona educazione da parte di tutti i proprietari per evitare questi problemi e anche i costi e i disagi che ne derivano per la collettività.

A proposito di aree cani, è ormai pronta quella nuova, che è stata appena allestita in via Galizia, accanto a quella che è stata utilizzata finora. È una superficie “speculare” all’altra (che a sua volta verrà restituita al proprietario, un privato, al quale il Comune pagava un affitto annuo) con tutte le dotazioni necessarie: dalla fontanella per l’acqua al cestino per i rifiuti. Inoltre, sono stati piantati alcuni alberi che forniranno un minimo di ombreggiatura durante i mesi più caldi dell’anno. Nella vecchia area, infatti, c’era un solo, grande albero, troppo poco per sperare di avere un minimo di refrigerio durante i mesi estivi.













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Valeria Frangipane

Attualità