Lo Spi-Cgil dona strenne natalizie alle case di riposo

Laives. Encomiabile iniziativa del sindacato Spi-Cgil in questa seconda fase della pandemia che ha messo nuovamente sotto pressione tutto il sistema sanitario nazionale e i suoi operatori. Il...



Laives. Encomiabile iniziativa del sindacato Spi-Cgil in questa seconda fase della pandemia che ha messo nuovamente sotto pressione tutto il sistema sanitario nazionale e i suoi operatori. Il sindacato ha deciso di rinunciare ai festeggiamenti tradizionali di questo finale d’anno per fare doni alle case di riposo e alle strutture per la lungodegenza.

«Molti, forse troppi – dicono i rappresentanti del sindacato – hanno sottovalutato che la stagione autunnale potesse portare a un così alto numero di contagi, ma soprattutto di decessi. Dati alla mano, infatti, durante gli ultimi tre mesi si sono registrati più decessi che nel periodo tra marzo e settembre, quando la pandemia era iniziata».

Nei giorni scorsi, quindi, gli operatori di zona del sindacato pensionati assieme a una rappresentante della funzione pubblica hanno fatto visita alle case di riposo di Laives e della Bassa Atesina, nonché a quelle dell’Oltradige. Alle residenze per anziani sono state consegnate strenne natalizie per far sentire la vicinanza del sindacato e allo stesso tempo per ringraziare per il lavoro svolto con cura e passione verso gli anziani. La stessa cosa hanno fatto altri operatori dello Spi-Cgil in altre 40 strutture altoatesine che ospitano anziani o lungodegenti. Gli omaggi sono stati accolti con piacere dagli ospiti di tutte le strutture visitate.

Ricordiamo inoltre che durante la primavera, quando case di riposo e strutture per lungodegenti erano blindate a causa della pandemia e nessuno poteva entrare salvo il personale e i collaboratori, lo stesso sindacato aveva deciso di donare alcuni tablet per dar la possibilità agli ospiti di poter comunicare visivamente e vocalmente con i loro cari, che da troppo tempo non vedevano e non sentivano. Anche in questo caso sono stati doni preziosi, perché gli anziani, che magari non vedevano e non sentivano i famigliari da tempo, grazie ai tablet hanno potuto contattare i loro cari in videochiamata e spesso sono stati momenti di incontro molto commoventi. «Nella speranza che questo triste momento passi per tutti noi – dicono dal sindacato anziani – cogliamo l’occasione per fare a tutti i migliori auguri per le prossime festività». B.C.













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