Nidi, capienza aumentata nella struttura di S.Giacomo 

Ridotta la lista d’attesa. Le domande inevase nella fascia 0-3 anni sono una quarantina Apprezzati i lavori di risanamento realizzati dalla Cooperativa Casa Bimbo-Tagesmutter


BRUNO CANALI


Laives. La comunità di Laives cresce e di conseguenza, cresce il numero di famiglie con bambini piccoli che fanno richiesta di poterli affidare a strutture per la prima infanzia. Di suo, il Comune ha il nido di via Nazario Sauro (zona scolastica) con una capienza nominale di 60 posti. Non basta però a soddisfare tutte le richieste, specialmente negli ultimi anni e anche quest'anno, le domande inevase sono state una quarantina; 5 in più rispetto all'anno precedente. «Di fronte a questa situazione - spiega l'assessora Claudia Furlani, che, assieme a sindaco e colleghi di giunta ha fatto visita alla microstruttura di San Giacomo, gestita dalla Coop Casa Bimbo-Tagesmutter - in giunta ci siamo chiesti come intervenire. L'idea è stata quella di aumentare i posti disponibili presso la microstruttura di San Giacomo, con la quale Laives è convenzionato e così, d'accordo con Stefania Badalotti, direttrice generale di Casa Bimbo-Tagesmutter - la proposta è stata realizzata, oltretutto in tempi molto rapidi. Adesso la microstruttura di San Giacomo, che ha sede al "Garden Village", sopra la farmacia Bertazzoni - è passata da 20 a 29 posti nominali. Un ringraziamento va a Stefania Badalotti per la disponibilità e la collaborazione dimostrate».

Secondo le normative provinciali, in un Comune debbono esserci almeno il 15% di posti per bambini nella fascia da 0 a 3 anni e a Laives, come ha sottolineato con soddisfazione il vice sindaco Giovanni Seppi, questa percentuale arriva oggi al 30% circa, tenuto conto che altri 5 posti in convenzione sono quelli gestiti dalla cooperativa Xenia a Bolzano. Stefania Badalotti ha illustrato quanto è stato fatto con la ristrutturazione dei locali di San Giacomo. «Si è trattato di sfruttare meglio lo spazio a disposizione, modificandoli dove necessario. In questo modo adesso abbiamo anche più luce e abbiamo rifatto anche i servizi, aggiungendo quello per disabili che prima non c'era. Ridimensionata la cucina perché qui a San Giacomo non vengono più cucinati i cibi per i pasti dei piccoli perchè abbiamo una cucina centrale a Bolzano, da dove arrivano anche da noi. Quindi abbiamo potuto creare un angolo "Montessori" e i piccoli possono girare liberamente per tutta la struttura, rimanendo però sempre controllati dalle nostre operatrici, una ogni 5 bambini». Come hanno sottolineato gli esponenti della giunta, con l'aumento di 9 posti alla microstruttura di San Giacomo, si riduce il numero delle richieste in lista di attesa. Va tenuto presente inoltre che i 29 posti sono quelli nominali, perchè poi la possibilità di accoglienza può essere maggiore grazie alla grande flessibilità di questo servizio.

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