No al bonus bici: Bianchi deluso da Kompatscher
Laives. Se ci sono lavoratori pendolari e studenti che possono andare e venire da Bolzano in bicicletta, sono quelli di Laives, distante dal capoluogo 7 chilometri circa (Pineta e San Giacomo molto...
Laives. Se ci sono lavoratori pendolari e studenti che possono andare e venire da Bolzano in bicicletta, sono quelli di Laives, distante dal capoluogo 7 chilometri circa (Pineta e San Giacomo molto meno). Per questo ha suscitato rammarico la decisione del presidente Kompatscher di annullare il bonus bicicletta che invece l’assessore Daniel Alfreider, con il sostengo del collega Giuliano Vettorato, avrebbe inteso estendere anche ai Comuni con meno di 50 mila abitanti, tetto stabilito dal Governo.
“È con grande dispiacere che abbiamo accolto la decisione di Kompatscher - spiega il sindaco di Laives - perché, di tutte le realtà del circondario di Bolzano, Laives è quella che più ne avrebbe tratto beneficio. Penso a ciò che succederà con la ripresa autunnale della scuola e agli autobus sui quali non potranno certo esserci gli assembramenti di un tempo. Proprio per questi aspetti, ritenevamo che un incentivo all’acquisto di biciclette avrebbe potuto contribuire efficacemente ad affrontare i problemi relativi alla mobilità. Crediamo nelle alternative all’auto per gli spostamenti e lo dimostra il fatto che in questi anni abbiamo investito molto nelle piste ciclabili, convinti che proprio la bicicletta, in tutte le sue versioni, può essere una delle risposte concrete alla necessità di ridurre il traffico motorizzato fra Laives e Bolzano. Purtroppo, dispiace ribadirlo, il no di Kompatscher a concedere gli incentivi all’acquisto va nella direzione opposta”.
A Laives sperano in un ripensamento da parte dei vertici provinciali e, infatti, il sindaco lancia un invito alla giunta provinciale affinché venga rivista la posizione e si tengano in considerazione le specifiche caratteristiche di centri come Laives e anche Appiano, quelli insomma che rappresentano la cintura urbana di Bolzano e i cui abitanti, proprio perché le distanze dal capoluogo non sono proibitive, potrebbero optare ancora di più per le due ruote a pedali, magari elettro-assistite, per andare e venire dal lavoro o da scuola nel capoluogo. Un primo assaggio lo si avrà a settembre, quando riapriranno le scuole e, a quel punto, migliaia di persone, ogni giorno, faranno la spola fra Laives e Bolzano, con la probabile necessità di limitare il numero di passeggeri sugli autobus. B.C.