il caso

Pineta, residenti esasperati: casa Balzan, accesso pericoloso 

La riqualificazione in via Rio Dolce. Gli inquilini dei condomini interessati hanno scritto anche alla Difensora civica «Legittimo costruire ma senza far passare i mezzi sulla pedociclabile. C’è un passaggio da via Steinmann/via Dolomiti»


Massimiliano Bona


LAIVES/PINETA. Riaffiora il tema sicurezza in via Rio Dolce a Pineta. Si tratta dell’unica strada della zona - siamo al Toggenburg 2 - «che consente ai bambini e agli adulti residenti nel quartiere di recarsi a scuola o all’asilo a piedi», precisano gli inquilini. L’ultimo problema emerso in ordine di tempo è l’accesso all’autorimessa della nuova casa Balzan che dovrebbe avvenire proprio attraverso via Rio Dolce (a ridosso dei i civici 2 e 4). Ormai esasperati da una situazione che si trascina da settembre i condomini del quartiere di Pineta di Laives (via Rio Dolce ai civici 2-4-6-6b e 1-3) hanno scritto, oltre che al Comune, anche alla Difensora civica. Ma finora non hanno ottenuto una risposta soddisfacente dalla giunta.

La lettera alla difensora civica sulla riqualificazione in corso. «Siamo i condomini del quartiere Toggenburg 2, e da settembre chiediamo chiarimenti al Comune di Laives senza ottenere riscontro, se non parziale e incompleto, in merito alla riqualificazione della zona. Premetto che via Rio Dolce, nel tratto antistante i civici 2 e 4 fino all’intersezione con via Claudia De Medici e nel tratto antistante i civici 1 e 3, è una pedociclabile, anche vista la segnaletica verticale presente, quindi non percorribile con mezzi a motore, auto e affini, e ai confini della via sono presenti due parchi gioco, di cui uno non recintato, molto frequentati dai bambini della zona. La via, essendo in piano ed asfaltata, è utilizzata dai bambini per giocare o per percorrerla in bicicletta.

Le prime preoccupazioni espresse già a settembre.

Il 6 settembre, in via Rio Dolce, ha avuto inizio il cantiere per la costruzione di una casa unifamiliare, nota come “nuova casa Balzan”. «Inizialmente non era presente alcun cartello di inizio lavori, costruttore, architetto o responsabile sicurezza. Il cartello è stato apposto la mattina del 10 settembre, dopo che il giorno precedente, 9 settembre, abbiamo proceduto a una segnalazione alla Polizia Municipale, prontamente intervenuta, perché le operazioni di scavo e sbancamento del terreno avvenivano con camion cava-cantiere all’esterno del cantiere stesso». Il 10 settembre è apparso sul quotidiano Alto Adige un articolo che, descrivendo i fatti, esprimeva la preoccupazione dei residenti. Via Rio Dolce, sempre nei tratti antistanti i civici 2, 4 e 1,3, è stretta, con giardini privati a sfioro della strada, senza un marciapiede che consenta il passaggio in sicurezza e tutte scelte fatte inizialmente dai progettisti delle case, sono partite dalla consapevolezza che la via era e sarebbe rimasta una strada pedociclabile, da non adibirsi al passaggio di auto. «Da questi fatti è partita la prima segnalazione scritta con mail del 10/9/22 al Comune di Laives. La risposta del sindaco, in sintesi, è stata: controllate che ci siano i “movieri” e in caso contrario, segnalatecelo».

L’incontro tra inquilini e architetto.

«Di nostra iniziativa - spiegano gli inquilini - abbiamo contattato l’architetto e il responsabile sicurezza del cantiere esponendo loro le nostre preoccupazioni in merito alle manovre dei mezzi del cantiere (ingressi a retromarcia, percorrenza della zona parcheggi contromano, assenza di personale che assista tali manovre e che possa fermare gli autisti in caso di interferenza con i passanti, sosta di mezzi pesanti sulle nostre aree pertinenziali con rischio di sprofondamento della pavimentazione). Al termine dell’incontro avvenuto dal gruppo dei progettisti e alcuni abitanti della zona di cui sopra, sono state fornite rassicurazioni in merito alla fornitura di alcuni new jersey in plastica alla delimitazione delle zone pertinenziali e a lla presenza costante di un moviere a gestire in sicurezza la movimentazione dei mezzi pesanti. È emerso, però, parlando con l’architetto, che secondo lui, l’accesso all’autorimessa della nuova casa Balzan avverrà proprio attraverso via Rio Dolce, antistante i civici 2 e 4». Il 28 settembre i condomini hanno inviato una Pec al Comune «per scongiurare il passaggio del signor Balzan attraverso la pedo-ciclabile Via Rio Dolce». Dopo alcuni solleciti ha risposto agli inquilini anche l’assessore Pusateri. Ha spiegato che sulla nuova area di riqualificazione da progetto si realizzerà: una strada per i bus limitata ai soli mezzi pubblici o di pronto intervento, 7 posti auto e una zona verde. zDa quella parte, invece, noi auspichiamo che concedano il passaggio al sig. Balzan a garanzia di tutti, in quanto è il percorso più breve e meno pericoloso».

 













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