Il caso

«Porte chiuse e sportelli vuoti: disservizi al distretto sanitario di Laives» 

Il Pd di Laives raccoglie le proteste dei cittadini e chiede l’intervento risolutivo dell’amministrazione: «Fra i problemi anche il fatto che gli appuntamenti si debbano prendere solo per telefono: siamo ancora in lockdown?» 



LAIVES. Dopo aver raccolto le proteste di vari cittadini, il Circolo territoriale del Partito democratico di Laives ha affidato ad una nota ufficiale un severo giudizio riguardo alla qualità del servizio offerto dal locale Distretto sanitario che ha sede in piazzetta Falcone e Borsellino a Laives.

«Che la sanità in Alto Adige abbia qualche problema è risaputo – dice il Pd comunale – e anche il distretto socio-sanitario di Laives non ne è esente. Capita, infatti, di aver bisogno di un qualsiasi servizio: vai al distretto e trovi la porta chiusa. Esce il portiere e ti dice che gli appuntamenti vengono fissati solo via telefono. Guardi dentro e non vedi nessuno, né personale né utenti. In orario di lavoro! La domanda allora sorge spontanea: perché non si possono prendere appuntamenti allo sportello? Prima del Covid si poteva fare. Siamo ancora in lockdown?».

«Si pensi agli anziani autonomi e indipendenti - continua la nota - che potevano tranquillamente andare allo sportello e fissare un appuntamento. Ora no, non si può più fare! Passiamo quindi al telefono! Ascolti una voce registrata: “Le linee sono momentaneamente occupate. Si prega gentilmente di richiamare”. Puoi aspettare una risposta per ore! Questo è ancora un servizio o piuttosto una presa in giro? Come Partito Democratico di Laives, chiediamo che l’assessore competente del nostro Comune prenda in carico la sgradevole situazione e faccia le dovute pressioni sugli organi competenti. Ripristinare un servizio allo sportello che aiuti soprattutto gli anziani a non diventare matti è un atto necessario! A meno che tutto questo non sia una scusa per chiudere prima o poi il servizio».

Il Distretto sanitario e quello sociale di Laives (si trovano entrambi nella stessa palazzina) si rivolgono ad un bacino di utenza che comprende, oltre a Laives, anche Bronzolo e Vadena. Da tempo, quindi, si auspica un suo potenziamento, anche perché, per quanto riguarda il distretto sanitario, se fossero attivati determinati ambulatori oltre a quelli presenti, si eviterebbe che la gente locale vada ad “ingrossare” le file di attesa all’ospedale di Bolzano per interventi di poco conto che probabilmente si potrebbero effettuare a Laives.

Quanto alla situazione denunciata nella presa di posizione del Partito democratico comunale – è certo che a subire i maggiori disagi sono proprio le persone anziane, quelle che con le moderne tecnologie informatiche hanno scarsa dimestichezza e da una vita sono abituate a rivolgersi ai servizi per prenotare qualche prestazione indispensabile recandosi personalmente negli uffici invece che farlo attraverso telefoni e computer. Laives è il quarto comune della provincia: meriterebbe migliori servizi.













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