La trattativa

Ricorso al Tar per la piazza di Laives, a rischio i 5 milioni del Pnrr 

Il Comune sa bene che se l’iter dovesse prolungarsi il finanziamento dell’opera potrebbe complicarsi. Contestato da una residente il piano di attuazione che prevede un innalzamento degli edifici lungo i bordi della piazza



LAIVES. Anche per il progetto del nuovo centro di Laives, il Comune ha ottenuto dallo Stato un finanziamento di 5 milioni di euro del Pnrr. Questi soldi, preziosi per realizzare piazza, parcheggio interrato e tutto il resto previsto (costo attorno ai 23 milioni di euro) potrebbero però non arrivare perché è stato presentato un ricorso al Tar da parte di una cittadina che ha la proprietà confinante con il perimetro della futura piazza. La condizione per ottenere il finanziamento del Pnrr infatti, impone che l’intervento venga terminato entro il 2026, traguardo raggiungibile, a patto però che non intervengano contrattempi a frenarne la realizzazione.

«In effetti, il rischio è proprio questo - afferma Giovanni Seppi, vicesindaco di Laives competente per l’urbanistica - perché se si dovessero verificare delle sospensioni a causa dell’iniziativa, si rischierebbe di non riuscire a rispettare il termine previsto per ottenere i 5 milioni del Pnrr. Confidiamo sul fatto che il Governo è caduto e ci saranno nuove elezioni; questo potrebbe anche determinare delle proroghe dei termini, staremo a vedere».

La cittadina che ha presentato ricorso al Tar, ovviamente lo ha fatto ritenendosi un qualche maniera danneggiata dal progetto del nuovo centro cittadino e infatti, contesta il piano di attuazione, che prevede un innalzamento degli edifici lungo i bordi della piazza, anche di quella parte di cubature che confineranno con la sua proprietà privata.

Spiega a proposito il vicesindaco: «Ci sarà un’altezza maggiore rispetto alle previsioni iniziali, ma non sarà neanche un piano in più: semplicemente sarà determinata dalle intercapedini, che saranno di maggior spessore a causa dell’impianto di riscaldamento a pavimento, spessore che determinerà un innalzamento modesto anche dell’edificio che verrà costruito lungo il lato a valle della piazza, quello con il quale confina la proprietà di chi ha fatto ricorso».

Comunque, davanti a questa azione legale, il Comune di Laives ha a sua volta dovuto nominare un proprio difensore e lo ha fatto incaricando l’Avvocatura distrettuale di Trento, alla quale si affida spesso in queste situazioni. Intanto lo studio veneziano di architettura “Cecchetto” sta predisponendo il progetto esecutivo del nuovo centro storico come era stato presentato tempo addietro al consiglio comunale di Laives, con la consapevolezza che i tempi a disposizione non sono eccessivi vista la data del 2026 come riferimento entro la quale il Comune di Laives dovrà avere terminato i lavori per la realizzazione di tutto quanto previsto per cambiare il volto del centro città, pena la perdita di 5 milioni di finanziamento che intanto sono stati garantiti attraverso il Pnrr.













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