Spesa a domicilio, irrigidite le norme per la consegna

Laives. I nuovi focolai di coronavirus che si sono verificati nella zona di Laives e Bronzolo hanno costretto a un immediato irrigidimento delle misure di sicurezza anche nelle strutture che ospitano...



Laives. I nuovi focolai di coronavirus che si sono verificati nella zona di Laives e Bronzolo hanno costretto a un immediato irrigidimento delle misure di sicurezza anche nelle strutture che ospitano persone anziane e fra il personale che garantisce loro i servizi, come quello dei pasti a domicilio. Questo è uno dei servizi dedicati agli anziani del circondario, a cura del Distretto sociale di Laives, Bronzolo e Vadena.

Fino alla scorsa settimana, passata la fase acuta della pandemia, operatori e volontari erano tornati a portare i pasti in casa, consegnando le cassette termiche arancioni direttamente nelle mani degli utenti. «Adesso abbiamo adottato un protocollo più rigido – spiega la dottoressa Annalisa Frasca, direttrice del Distretto di Laives –, perciò i volontari che portano i pasti a casa non entrano più negli alloggi degli anziani, salvo casi eccezionali. Da protocollo devono avvisare del loro arrivo e quindi lasciare la cassetta con il pranzo davanti all’ingresso di casa, dove l’anziano o chi per lui la ritira per poi rimetterla lì il giorno dopo per lo scambio vuoto-pieno. Bisogna assolutamente ridurre al minimo indispensabile ogni contatto ravvicinato fra operatori e anziani, la categoria maggiormente a rischio».

Nuove precauzioni anche alla casa di lungodegenza Domus Meridiana, dove si era verificato un caso, immediatamente circoscritto, tanto che poi erano stati fatti una sessantina di tamponi, risultati tutti negativi. «Di nuovo non possono accedere i parenti dei nostri ospiti – spiega il direttore Marco Maffeis – e i controlli sanitari sono costanti, anche per il personale a contatto con gli anziani». Chi deve entrare nella Domus Meridiana è prima sottoposto ai controlli di temperatura corporea e ossigenazione del sangue; quindi si registrano orario di ingresso e generalità. Durante la fase più difficile della pandemia, dopo che si erano liberate alcune stanze, la direzione aveva deciso di non assegnarle a nuovi ospiti ma di riservarle per eventuali, nuovi casi di contagio da isolare immediatamente dal resto della struttura. Per quanto riguarda i rapporti fra ospiti e famigliari, già da allora è disponibile un tablet per brevi chiacchierate in videochiamata. B.C.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

ospiti vip

Zidane, settimana di relax nel meranese

Il campione francese è ripartito dall’aeroporto di Bolzano, dove non si è sottratto ad una foto prima di salire su un jet privato (immagine da Instagram / Davide Montemerli)

Attualità