Tra positivi e in quarantena a Laives 1150 persone a casa 

L’analisi. Il sindaco Bianchi soddisfatto della partecipazione e dell’apporto dei volontari I “nuovi contagi” sono 132. «L’auspicio è quello di poter tornare a breve quasi alla normalità»



Laives. A Laives, fra positivi al Covid e in quarantena, si contano 1.150 persone. Il sindaco Christian Bianchi analizza le cifre della campagna di test dello scorso fine settimana: “Se togliamo quelle persone, che non hanno potuto recarsi a fare il test - spiega - i duemila bambini da 0 a 5 anni e chi il test l’aveva già fatto, almeno l’85 per cento dei cittadini si è messo in fila, con pazienza, per cogliere questa opportunità. I positivi individuati sono stati 132, poco più dell’1 per cento della nostra comunità. Ringrazio quanti hanno fatto il test e tutti coloro che, sanitari, volontari e associazioni, alternandosi dentro e fuori le palestre nelle 21 linee istituite nel nostro territorio si sono prestati durante i tre giorni per fare in maniera che andasse tutto bene, come è stato. Ci sono arrivati molti messaggi di ringraziamento”.

Adesso anche Laives attende le decisioni del presidente Kompatscher per capire se si potrà dare il via a una graduale ripartenza. “Il basso numero di positivi - continua Bianchi - ci fa ben sperare in questo senso e confido che da fine mese si possa avere un’ordinanza che consenta di riaprire determinate attività. Questo non deve significare un abbassamento dell’attenzione nel mantenere tutte le precauzioni adottate fin qui per evitare rischi di contagio”.

Anche a Laives ci sono stati problemi con il recapito dei risultati a qualche cittadino: chi è risultato positivo al tampone rapido è stato contattato telefonicamente, mentre, se ancora qualcuno non ha ricevuto la e-mail dall’Azienda sanitaria, può contattare il Comune di Laives, che a sua volta proverà a recuperarla avendo accesso alla piattaforma dell’Asl. Va detto comunque che più di una persona è arrivata con il modulo di partecipazione compilato in maniera errata: indirizzi e-mail illeggibili o numeri di telefono sbagliati. Poche le persone che invece non disponevano di un indirizzo e-mail al quale inviare il responso del test.

Il Comune di Laives era stato inserito nel gruppo di quelli che, nella nostra provincia, erano classificati zona rossa per la diffusione dei contagi. Ad esempio, la quasi totalità dei cantori del coro Schola cantorum erano risultati positivi dopo un concerto e il Covid non aveva risparmiato nemmeno il sindaco e l’assessore Bruno Borin, entrambi costretti in quarantena, fortunatamente con sintomi non gravi, insieme a qualche dipendente comunale. Adesso, con i risultati dei tamponi si confida nell’allentamento delle misure restrittive. Lo sperano in particolare gli operatori economici con le attività bloccate da settimane.

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