LAIVES. Tre giovani ragazze e una serata come tante, da passare in compagnia chiacchierando attorno al tavolino del bar “Felice” in via Kennedy, vicino a casa, in centro a Laives. Una serata che però si trasforma improvvisamente in incubo, quando al bar piomba un giovane in evidente stato di alterazione che inizia ad inveire contro le donne in un crescendo di offese culminato in una pesante aggressione con tanto di lancio di un bicchiere della birra e di tavolini addosso alle malcapitate.

Risultato: due delle ragazze ferite sono dovute ricorrere alle cure del pronto soccorso (una con 15 giorni e l’altra con 10 di prognosi) mentre la terza fortunatamente è riuscita a schivare i colpi e se l’è cavata con un grande spavento. L’aggressore si è dato alla fuga ma è durata poco: qualcuno dei presenti lo ha riconosciuto; si tratterebbe di un uomo residente a Laives. Le ragazze hanno provveduto alla denuncia ai carabinieri e per l’aggressore le conseguenze potrebbero essere pesanti.

La notizia ha lasciato a dir poco sconcertati gli abitanti di Laives, tra l’altro nei momenti in cui è avvenuta l’aggressione al bar, oltre al gestore di nazionalità cinese, erano presenti anche due avventori i quali non hanno mosso un dito per difendere le tre giovani dalla violenza dell’uomo oramai completamente fuori controllo.

A raccontare l’accaduto è stata una delle tre ragazze, con un post su Facebook: «Siamo state aggredite da un ragazzo giovane al bar sotto casa nostra. Il ragazzo in questione ha iniziato ad offenderci pesantemente tutte tre e a dire cose poco belle nei nostri confronti. Ad un certo punto ha iniziato a dare in escandescenze tirandomi il bicchiere della birra pieno e poco dopo a tutte e tre anche i tavoli e le sedie in metallo che erano nel bar. Ho chiamato immediatamente le forze dell’ordine che però, purtroppo, sono intervenute tardi e il ragazzo è riuscito a fuggire. Come se non bastasse, siamo finite tutte tre al pronto soccorso perché abbiamo subito lesioni sul corpo. Specifico che questo ragazzo non lo conoscevamo e noi stavamo per i fatti nostri a chiacchierare».

Amarezza infine anche per qualche considerazione fuori luogo sui social per il solo fatto di essere tranquillamente sedute al bar verso le 23.